Regia di Gilles Lellouche vedi scheda film
Questo film tratta delle virtù terapetiche dello sport, e lo fa in modo molto ironico risultando complessivamente divertente e molto piacevole.
Lo sport in questione è il nuoto sincronizzato maschile, un'attività sportiva che, probabilmente per qualche pregiudizio di genere, è pochissimo diffusa a livello maschile. I sette uomini (ma a loro dovremmo aggiungere anche le due insegnanti, di sesso femminile) sono in realtà un carosello di problemi - non solo psicologici - di tutti i generi, fallimenti alle spalle (ma anche presenti) di tutti i tipi: insomma non ce n'è uno che possa definirsi normale. E ii loro allenamenti diventano la loro valvola di scarico.
Finchè qualcuno di loro non si accorge dei campionati mondiali da disputarsi di lì a non molto in Norvegia. Loro si iscrivono in rappresentanza della Francia (!?!?! ma non c'è una federazione? lo può fare chiunque?), ci vanno con il camper di uno di loro e ci fanno anche una bellissima figura. Come si sono piazzati? Questo non viene detto, ma la loro dignitosa partecipazione è già una vittoria. E soprattutto rende i loro problemi più leggeri, dà loro un nuovo spirito per affrontarli e soprattutto una nuova fiducia in se stessi.
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