Regia di Trevor Nunn vedi scheda film
Noi siamo scienziati e risolviamo problemi: lasciamo la politica ai politici!
L'ottuagenaria Joan Stanley, una bibliotecaria in pensione, viene raggiunta da un mandato di arresto per fatti di spionaggio risalenti all'immediato dopo-Guerra. L'anziana donna, all'apparenza fragile e dimessa, darà mano mano la sua versione dei fatti e spiegherà il clima e il contesto in cui si viveva in quegli anni...
Basata sul romanzo con lo stesso titolo di Jennie Rooney, ispirato alla vita di Melita Norwood, una segretaria che faceva parte dello staff nel progetto di costruzione dell'atomica da parte degli inglesi e che passò informazioni rilevanti ai Sovietici; la storia si gioca su due fronti temporali, con lunghi flashback che intersecano il presente, in cui le due brave attrici che interpretano la protagonista (Julie Dench e Sophie Cookson) provano a porci domande ancora oggi di attualità:
- la scienza può essere neutrale?
- è più etico condividere le conoscenze o monopolizzarle?
- la nostra casa è la Patria o il Mondo?
Attraverso le vicende della giovane Joan, universitaria e poi brillante laureata in Fisica a Cambridge, infine assistente in un progetto top-secret e nel frattempo simpatizzante delle idee socialiste, la vicenda attraversa gli anni bui della guerra civile in Spagna fino alle disciminazioni razziali naziste per giungere al clima della “guerra fredda”, mentre il Regno Unito, nonostante la puzza al naso rispetto alle ex-colonie, piano piano (come tutta l'Europa) si accorge che nello scacchiere mondiale i nuovi protagonisti sono gli USA e l'URSS.
La storia di Joan invita a riflettere su ciò che siamo disposti a fare per favorire la pace: una singola comune persona si è trovata casualmente nelle condizioni di evitare un nuovo conflitto nucleare e ne ha approfittato: chi ha tradito chi?
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