Regia di Burt Lancaster vedi scheda film
Big Eli (Burt Lancaster, meglio come attore che come regista) e il figlio Little Eli - che fantasia! - (Donald McDonald) vogliono trasferirsi dal Kentucky al Texas, in primo luogo perché siamo nel 1820 e l'uomo sente l'approssimarsi della civiltà, della quale è diffidente e, in secondo luogo, per sfuggire a una faida familiare che si trascina da tempo: ma il passato ritorna sempre e l'uomo dopo molte peripezie dovrà fronteggiare il suo destino.
'Il Kentuckiano' è forse più famoso per essere l'esordio dietro la macchina da presa di Burt Lancaster, cui fece seguire un unico altro film, 'L'uomo di mezzanotte', co-diretto con Roland Kibbee, che per le sue intrinseche qualità come lungometraggio.
Questa opera prima denota più di un'incertezza dal punto di vista narrativo, con un ritmo altalenante e diverse pause che ne riducono il suo valore artistico: peccato perché il soggetto, imperniato su temi come vendetta e resa dei conti, connessi al progresso che avanza, con tutti i suoi pro e i contro che esso trascina con sé, era molto interessante e magari in mano ad autori più esperti avrebbe dato vita ad un film memorabile.
Rimangono in ogni caso un buon gusto nell'inquadrare paesaggi di rara bellezza, valorizzati dal colore e dal formato Cinemascope e alcune belle sequenze, su tutte la lotta tra Big Eli e Bodin (Walther Matthau, lui esordiente invece come attore) armato di una frusta e lo scontro finale coi membri del clan rivale, in cui Lancaster mette in risalto le sue doti atletiche in aggiunta a quelle recitative.
Voto: 6,5 (visto in v.o. su YouTube).
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