Regia di Andrea Zaccariello vedi scheda film
Un giudice viene ucciso in circostanze misteriose e tutti gli indizi portano a un vicequestore suo amico, che però non vedeva da tempo. Il poliziotto viene difeso al processo da un altro suo conoscente, abile avvocato. Per risalire alla verità occorrerà ricostruire un complicato puzzle.
Non sono un assassino è il secondo lungometraggio a soggetto licenziato da Andrea Zaccariello per il cinema, a sei anni di distanza dalla commedia Ci vediamo domani; questa volta il regista (e sceneggiatore, insieme al fidato Paolo Rossi, partendo dal romanzo omonimo di Francesco Caringella) svolta bruscamente verso il thriller e lo fa mostrando discrete doti nella messa in scena e nel mantenimento della tensione. Considerando lo scarso appeal del precedente lavoro leggero, forse la sua strada è realmente quest’altra. Nonostante un Riccardo Scamarcio a sorpresa un po’ sotto tono, il film procede con incalzante ritmo verso la risoluzione conclusiva, non priva di debiti colpi di scena; la produzione Viola / Pepito in collaborazione con Rai Cinema e supportata dalla film commission pugliese e dal Ministero per i beni culturali fa valere il discreto budget a disposizione. Fra gli altri interpreti compaiono anche Alessio Boni, Claudia Gerini, Edoardo Pesce, Sarah Felberbaum, Barbara Ronchi, Silvia D’Amico e Vincenzo De Michele; grandi momenti, è vero, non ce ne sono (il crescendo finale, se proprio si vuole), ma l’opera è esteticamente riuscita e uniforme sul piano narrativo – comunque non poco di per sé. 4,5/10.
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