Regia di Nato Frascà vedi scheda film
Un ragazzo arriva in città ed è subito bombardato da informazioni di ogni tipo; nella più totale confusione conosce uno strambo cantante beat, Pet Aghora.
L'informazione è conservazione, elaborazione, trasmissione e diffusione: è memoria, archivio, libera circolazione di idee; parte da questi presupposti il cortometraggio di Nato Frascà, all'anagrafe Fortunato Frasca, volendo delineare il ruolo di primo piano che l'informazione ha nel mondo contemporaneo. La stampa, la televisione, ma non solo: il tema musicale del film, la canzone appositamente composta da Enzo Jannacci dal titolo Viva l'informazione!, la dice lunga anche sul futuro: "E se non siete capaci di usare il computer, usate il pallottoliere, che è più facile". Non scontata profezia su una società in forte tecnologizzazione e dai ritmi sempre più esasperati o semplice boutade del cantautore, che peraltro è anche il protagonista del lavoro, nel doppio ruolo del timido Attilio e del cantante beat Pet Aghora? Conoscendo Jannacci si pensa più alla seconda risposta. Il soggetto e il commento in voce off sono opera del regista (artista visivo già autore di qualche corto in precedenza), di Giovanni Giudici, Alberto Projettis, Riccardo Felicioli e Michele Pacifico. Opera sgangherata, ma dai contenuti interessanti, riemersa grazie al web nel terzo millennio: e anche questo è uno degli innegabili pregi dell'informazione. Prodotto realizzato su commissione della Olivetti. 6/10.
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