Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film
Un film (quasi) perfetto che squarcia i “canoni” convenzionali della famiglia
Diciamo subito, il film rasenta la perfezione, ma è una perfezione leggermente costruita, l’impressione è che l’esercizio stilistico sia, a tratti, un po’ fine a se stesso (creando qualche sbadiglio), ma è un peccato veniale. Parliamo infatti di un film potente, che crea uno squarcio sui luoghi comuni della famiglia, sul concetto di felicità, sul senso dello scorrere del tempo. Resteranno nei nostri cuori immagini che da sole valgono la visone, come la giornata al mare di questa “famiglia particolare” ma felice, la scena di sesso riscoperto dopo anni di assopimento, i momenti conviviali intorno al tavolo della cena. Un film, dicevamo, quasi perfetto che ha saputo donarci il senso delle relazioni umane più autentiche e dirette che riescono a sopravvivere, anzi rafforzandosi ulteriormente, anche in un contesto sociale di degrado dove si vive di taccheggio.
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