Trama
Dopo una delle loro sessioni di taccheggio, Osamu e il figlio si imbattono in una bambina lasciata al freddo. Seppur dapprima riluttante, la moglie di Osamu accetta di prendersene cura dopo avere appreso le difficoltà che la piccola deve affrontare. Sebbene la famiglia sia povera e guadagni solo lo stretto necessario per sopravvivere, tutti sono felici finché un incidente imprevisto porta alla luce segreti tenuti ben nascosti, mettendo alla prova ogni legame.
Approfondimento
UN AFFARE DI FAMIGLIA: STORIA DI UN ORDINARIO CRIMINE
Diretto e sceneggiato da Hirokazu Koreeda, Un affare di famiglia racconta la storia di Osamu, un uomo che, di ritorno con il figlio Shota da una delle tante azioni di taccheggio, raccoglie per la strada una bambina che sembra abbandonata a se stessa. Riluttante in un primo momento a tenerla in casa per la notte, la moglie di Osamu accetta di prendersi cura della piccola quando si rende conto che i genitori la stanno maltrattando. Nonostante la povertà e le piccole rapine messe a segno per arrotondare magri stipendi, la famiglia sembra vivere felice fino a quando un incidente rivela brutalmente i loro più terribili segreti.
Con la direzione della fotografia di Ryûto Kondô, le scenografie di Keiko Mitsumatsu, i costumi di Kazuko Kurosawa e le musiche di Haruomi Hosono, Un affare di famiglia viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2018: "Ho iniziato a pensare a Un affare di famiglia quando ho sentito alcune storie di famiglie che, per sopravvivere alla miseria, hanno continuato a percepire la pensione di vecchiaia dei loro cari defunti da tempo. In Giappone, crimini come questo, le frodi ai danni delle assicurazioni e lo spingere i figli a rubare sono puniti gravemente. Certo, è legittimo denunciare gli autori di tali atti ma mi chiedo il perché di tanta rabbia nei confronti di reati insignificanti a confronto di altro molto più gravi che rimangono impuniti. Dopo il terremoto del 2011, ho iniziato a pormi domande sull'importanza dei legami familiari e, per tale ragione, ho voluto esplorare la natura di tali rapporti all'interno di un nucleo tenuto insieme dal crimine.
Un affare di famiglia è la storia di un uomo che tenta di fare il padre ma è anche la storia dell'iniziazione di un giovane ragazzo. Come in Nobody Knows c'è al centro una famiglia modesta ma questa volta si tratta di una famiglia disfunzionale, che cova molta rabbia nei confronti della società che la circonda".
Il cast
A dirigere Un affare di famiglia è Hirokazu Koreeda, regista e sceneggiatore giapponese. Nato a Tokyo nel 1962, Koreeda ha cominciato a lavorare nel mondo dei documentari televisivi agli inizi degli anni Novanta, dopo essersi laureato nel 1987 alla Waseda, e ha presentato il suo primo lungometraggio, Maborosi, al… Vedi tutto
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- Palma d'Oro al Festival di Cannes 2018
Commenti (16) vedi tutti
una famiglia scombinata che vive pigiata in un tugurio pieno di oggetti mangiando continuamente cibo poco appetibile e succhiando rumorosamente spaghetti. Eppure tutti sono sosì sereni... Film interessante e insolito
commento di Artemisia1593la gioia è anche quella di una bella passeggiata sul mare che con le sue acque tranquille sembra capace di cacellare i dolori e le angosce del mondo, almeno prima della furia che potrebbe cancellare ogni cosa
leggi la recensione completa di laulillaUn bel film, che fa riflettere. Ma Father and son era su altre vette.
leggi la recensione completa di tobanisFilm fatto con poco ma con un grande resultato..storia particolare.. script regia e interpretazione ottimi.. un piacevole vedere.. voto 7
commento di nicelady55Anni fa: "con i cani e i bambini fai felici" i botteghini. E poi:"i film che vincono i festival non sempre sono i migliori". Le due affermazioni sono vere,ma questo film chiarisce piuttosto come anche nel degrado e nella povertà sordida quello che conta è l'amore, sincero, che trascende persino reati gravi e ripugnanti. Da rifletterci su.
commento di PieroMediocre racconto di una scoperta annunciata: salutato con enfasi incredibile da cinefili e critici, è solo un programmatico intervento per imporre la propria idea di famiglia, allargata e frammentaria. Tema risaputo, narrazione convenzionale e noiosa, incertezza di stile fanno affondare in una realtà soporifera lo spettatore.
commento di maurri 63Non se ne puo' parlare male,ha uno sfondo sociale realistico....solo un po' lunghetto...io l'avrei accorciato di almeno venti minuti....e l'avrei piu' virato verso il dramma che non in commedia.
commento di ezioUn film (quasi) perfetto che squarcia i “canoni” convenzionali della famiglia
leggi la recensione completa di siro17Qual'è la vera famiglia, quella del sangue che maltratta e disprezza la picola yuri o quella degli"zingari" tra i quali non c'è alcun legame di sangue, ma si amano e arrivano a soccorrere ed amare la piccola? Dove è la vera ricchezza, quella del benessere o quella dell'essere buoni? Questo film fa molto riflettere sull'ipocrisia della società.
commento di sorryUna famiglia è quella del certificato chiamato “stato di famiglia” o si può autodefinire così semplicemente quando i conviventi vivono felici, compresi, nutriti, dormono assieme, si aiutano e contribuiscono con il proprio apporto per una armoniosa convivenza e stabiliscono forti legami? Hirokazu Koreeda va oltre ogni convenzione.
leggi la recensione completa di michemarUno, due, l'asino e il bue. Tre, quattro, il topo e il gattto. Cinque, sei, dimmi chi sei. Sette, otto... asino cotto.
leggi la recensione completa di leporelloNessuno dovrebbe crescere sapendo che non è stato voluto
leggi la recensione completa di ManuelaZarattini"Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre"
commento di Marsil_ClaritzPalma d’Oro al 71esimo Festival di Cannes Un affare di famiglia dà un altro tocco all’affresco che ha cominciato a dipingere nel ’95, con Maborosi, proseguendo con una filmografia che ogni volta ha tracciato nuove traiettorie esistenziali, ora individuali, ora sociali, ora di coppia.
leggi la recensione completa di yumeBellissimo, semplicemente bellissimo.
commento di RosaRosaRosaKore Eda non si stanca mai di analizzare il tema delle relazioni familiari ed ogni volta sa adottare un punto di vista profondo ed originale, col consueto stile delicato e minimalista. Che cosa renda un gruppo umano una famiglia e la diversità tra norme legali e regole dell'affetto sono tra le domande che il regista giapponese ci porge stavolta.
leggi la recensione completa di port cros