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Regia di Gaspar Noé vedi scheda film

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La recensione su Climax

di tobanis
5 stelle

Deludente, quasi imbarazzante...ma in generale è piaciuto a molti.

Il regista di questo film, Gaspar Noè, si disse sospettoso di tutte le lodi che gli piovvero addosso, sostenendo che i suoi film dovrebbero invece dividere. E allora sarò io a parlare male di questa che è quasi una stronzata fantozziana. Ritrovabile su Amazon, per me merita un voto di 5, forse pure un po’ generoso. Narra di questi ballerini, prima intervistati con risultati noiosi, poi impegnati in una gran bella coreografia (la cosa più bella del film), poi in questo capannone dove tracannano sangria che qualcuno, se ne accorgeranno presto, ha rinforzato con un qualche tipo di droga. Ciò li porterà ad essere aggressivi, violenti, stupidi più di quanto già non siano. Tutti strafatti e cattivi, insomma: il regista ha dato loro uno straccio di sceneggiatura e detto loro di improvvisare, mentre lui li seguiva con la telecamera. Peccato che questa improvvisazione si riveli un disastro; i nostri in sostanza non sanno che fare, se non vagare senza scopo e senza meta, dire gran cazzate, passare il tempo, perdere tempo, mentre la regia, per vivacizzare il tutto, insiste su luci forti, spesso monocromatiche, e riprese che nel finale sono pure a testa in giù, che tanti avranno detto “Che figata, che genio!” mentre io dico più prosaicamente “Che cagata! Non si capisce un cazzo!”. La mattina dopo arriverà la polizia e troverà un gran casino… fine del film. Che scemenza. Mi aveva fatto ben sperare la coreografia iniziale e pure l’iniziale lungo piano-sequenza, ma fu falso allarme. Perché se vuoi fare vagare i tuoi attori, un conto è se sei Terrence Malick, e hai, di solito, dei signori attori; un altro se sei Noè, con rispetto parlando, e stai dirigendo quattro sfigati. Il film prese spunto da un fatto reale e partecipò a Cannes in un concorso minore, dove vinse un premio. Suscitò le lodi di molta critica, ma anche al grande pubblico non è dispiaciuto, a differenza mia.

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