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The Man from the Sea

Regia di Koji Fukada vedi scheda film

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La recensione su The Man from the Sea

di alan smithee
5 stelle

locandina

The Man from the Sea (2018): locandina

CINEMA OLTRECONFINE

Arriva dal mare: è giovane, bellissimo, muto ma dallo sguardo così intenso che riesce a creare disagio ed imbarazzo nei confronti di chi risulta oggetto della sua attenzione.

Ha fattezze nipponiche, ma la bella spiaggia in cui è apparso è in Thailandia.

Viene accolto da una donna giapponese, venendo a contatto col figlio di lei, Takashi, e il cugino Sachico, che lo ribattezzano Laut, ovvero oceano.

Chi è? Qual è il suo scopo nel luogo in cui è sopraggiunto? Perché la sua presenza carismatica e quasi magnetica crea tanto scalpore? Il suo sguardo genera mancamenti, e forse è pure causa di morte nei confronti degli esseri viventi che cadono nella invisibile trappola del suo sguardo penetrante.

Una serie di circostanze sentimentali e di incomprensioni finiranno per complicare la situazione dei due ragazzi e delle rispettive compagna e aspirante fidanzata dei due, che si ritroveranno costretti a chiarire certe posizioni.

Intanto quel misterioso messia contempla l'orizzonte, crea sgomenti tra la folla che risulta inebriata, ma anche intimorita della sua presenza in grado di destabilizzare e creare sconvolgimenti, interiori e fisici.

Dean Fujioka

The Man from the Sea (2018): Dean Fujioka

Junko Abe, Dean Fujioka

The Man from the Sea (2018): Junko Abe, Dean Fujioka

Se ne andrà allo stesso modo in cui si è presentato, facendosi accompagnare per un breve tratto di camminata sulle acque dai suoi quattro litigiosi amici.

Il penultimo film del regista giapponese Koji Fukada si giostra piuttosto abilmente, come di consueto, sul mistero che avvolge individui carismatici che agiscono nel più insondabile mistero di ciò che li guida.

Stavolta tuttavia Fukada pare limitarsi a costruire una solida base di partenza, ove poi diramare una storia che non appare mai convincere appieno: l'appeal misterioso ben reso dall'affascinante apparizione dell'attore Dean Fujioka lascia sperare in sviluppi ben diversi dai semplici e un po' banali crucci amorosi da incomprensione che maturano sugli individui che circondano il misterioso individuo, sprecando a mio avviso una occasione che il bell'incipit pareva aver spianato.

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