Trama
Alain, un editore parigino di successo, e Léonard, uno dei suoi scrittori di lunga data, sono riluttanti ad abbracciare pienamente il mondo delle moderne pratiche digitali. Quando si incontrano per discutere del nuovo lavoro di Léonard (ancora una volta una storia autobiografica sul suo amore con una celebrità minore), Alain si ritrova a dover dire all'amico che è troppo datato per essere pubblicato. Tuttavia, Selena, la moglie di Alain, è convinta del contrario: per lei, si tratta di un capolavoro.
Approfondimento
IL GIOCO DELLE COPPIE: LE CONTRADDIZIONI DEL MONDO MODERNO
Diretto e sceneggiato da Olivier Assayas, Il gioco delle coppie racconta la storia di Alain, un editore parigino di successo che sta cercando di adattarsi alla rivoluzione digitale in corso nel XXI secolo. Mentre si preoccupa di capire quanto il digitale modificherà l'analogico e quanto il mondo stia cambiando grazie o per colpa di internet, Alain nutre numerosi dubbi sulla pubblicazione del nuovo manoscritto di Léonard, un suo amico di lunga data che, ancora una volta, ha messo al centro del suo lavoro la sua vita privata e ha raccontato della sua relazione amorosa con una piccola celebrità. Selena, attrice teatrale resa famosa da una serie televisiva e moglie di Alain, è del parere opposto al suo: per lei, lo scritto di Léonard è da pubblicare.
Con la direzione della fotografia di Yorick Le Saux, le scenografie di François-Renaud Labarthe e i costumi di Jürgen Doering, Il gioco delle coppie viene così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Venezia 2018: "Il mondo nel quale viviamo è sempre stato e continua a essere in costante cambiamento. La sfida riguarda la nostra capacità di tenere d'occhio questa mutazione continua, capire cosa è realmente in gioco, e successivamente adattarvisi o meno. Dopo tutto, questo è l'elemento fondante della politica e delle opinioni. La digitalizzazione del mondo e la sua riduzione ad algoritmi rappresenta il vettore moderno di un cambiamento che ci confonde e travolge incessantemente. L'economia digitale infrange le regole e, spesso, anche le leggi. Inoltre, mette in dubbio tutto ciò che di più stabile e solido sembra esistere nella società e nella realtà circostante, per poi dissolversi nell'istante in cui ne veniamo in contatto.
Il gioco delle coppie non mira a sondare le dinamiche della new economy. Piuttosto, il suo più modesto intento è osservare in che modo le suddette questioni ci assillano personalmente, emotivamente e, talvolta, comicamente".
Il cast
A dirigere Il gioco delle coppie è Olivier Assayas, regista e sceneggiatore francese. Nato a Parigi nel 1955, Assayas ha mosso i primi passi come pittore e graphic designer prima di cominciare a realizzare cortometraggi e a lavorare come redattore per Cahiers du Cinema dal 1980 al 1985. Nel 1986 ha realizzato il… Vedi tutto
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (11) vedi tutti
La sceneggiatura è notevole solo per il buon livello dei dialoghi, ben strutturati e credibili, anzi, in ineressanti per le tematiche affrontate. Il resto non è granche. La solita storiella di amori a senso unico alternato. 5/6
commento di BradyChiacchiericcio di sciocchezze noiose.
commento di gruvierazIl solito film con tanti intellettuali snob che non trovano di meglio di farsi le corna ad oltranza, tipico “cinema antipatico" francese che copia il tipico “cinema antipatico" di Woody Allen che copia il tipico “cinema antipatico" francese… Una discreta palla.
commento di GnaulzDa vedere almeno due volte e mezzo
leggi la recensione completa di yumeOgni tanto meno parole sarebbero anche meglio ... ! voto.4.
commento di chribio1Tanti dialoghi e un po' di verbosita' di troppo anche se le disgressioni librarie rapportate ai nostri tempi merita' curiosita'.
commento di ezioIl titolo italiano è, al solito, fuorviante, ma il film, se non vi lasciate ingannare, è un'occasione intelligente per riflettere sorridendo!
leggi la recensione completa di laulillaTroppo verboso per non annoiare alla lunga. Peccato perché il soggetto era molto interessante.
commento di silviodifedeNoioso e verboso film francese che mostra alcuni intellettuali parigini alle prese con il logoro interrogativo sul futuro che attende l'editoria per l'avvento dell'informatica.
leggi la recensione completa di GattomammoneSembrerebbe quasi un film del migliore Woody Allen, solo che non siamo in una Parigi di cartapesta, e non si ride mai, nemmeno si sorride; i personaggi sono ossessionati da Internet, dal futuro digitale (nessuno e' povero, pero', tutti benestanti) e pero' vivono lo stesso senza struggersi in drammi esistenziali sullo scopo ultimo della vita.
leggi la recensione completa di noventanoottima messa in scena, coadiuvata da un gruppo di interpreti decisamente in parte. molta carne al fuoco (a scapito di una maggiore profondità di sguardo) per una gradevole commedia, riepilogativa e lievemente didascalica, su questo periodo di trasformazione informatica che l'umanità sta affrontando, nel bene o nel male..ai posteri l'ardua sentenza.
commento di giovenosta