Quando si chiama pace la guerra, quando la propaganda viene spacciata per verità, quando l'odio è definito amore, è allora che la vita comincia a somigliare alla morte. Mentre Donbass sopravvive, la gente sperimenta l'inferno.
"Donbass" è un film che ci porta dentro il conflitto Russo-Ucraino quattro anni prima che l'autoritarismo Putiniano si palesasse in tutta la sua furia omicida. Loznista mette in scena diverse situazioni tipo adottando un taglio che anche quando vira verso il grottesco non toglie nulla alla documentazione di una guerra endemica. Utile per capire.
Una feroce satira grottesca di una guerra che non salva nessuno dal momento che il fanatismo nazionalistico-militarista e la violenza disumana del potere sono il rischio di ogni Stato
non tutte le scene, apparentemente slegate, hanno la stessa forza retorico-narrativa (fors'anche perché allo spettatore non indigeno può sfuggire qualche riferimento), ma per fare oggi un film così, con la guerra ancora in corso, bisogna essere dotati di un bel coraggio misto a sfrontatezza. non inganni il tono a volte farsesco: fa venire i brividi
Un'umanità degradata ed incattivita dalla guerra, tra nazionalismo esasperato, violenza gratuita, vessazioni, povertà, ottusa stupidità e corruzione dilagante è al centro dell'affresco di Loznista, che ci ricorda così l'assurdità e la disumanità che caratterizzano ogni conflitto.
71 CANNES FESTIVAL 2018 - UN CERTAIN REGARD
Sullo sfondo devastante e devastato della rivolta di Donbass del 2014, guerra separatista civile tutt'ora in corso e spesso trascurata dalle cronache di stampa, appoggiata nemmeno molto segretamente dalla Russia di Putin, in cui alcuni dissidenti armati si imposero occupando i palazzi governativi dell'Ucraina, Sergei Loznitsa - grandissimo cineasta… leggi tutto
TUTTO FALSO TUTTO VERO
Cominciamo dal nome. Fino a due mesi fa, la maggior parte degli italiani non aveva una idea precisa del nome DONBAS, l'area geografica del bacino del fiume Donec al confine orientale tra l'Ucraina e la Federazione Russa. Da quando l'orrore della guerra in corso fra i due Paesi, è entrato nelle nostre case, occupando tutti i telegiornali, i salotti… leggi tutto
TUTTO FALSO TUTTO VERO
Cominciamo dal nome. Fino a due mesi fa, la maggior parte degli italiani non aveva una idea precisa del nome DONBAS, l'area geografica del bacino del fiume Donec al confine orientale tra l'Ucraina e la Federazione Russa. Da quando l'orrore della guerra in corso fra i due Paesi, è entrato nelle nostre case, occupando tutti i telegiornali, i salotti…
Per fortuna esiste il cinema. Almeno nella mia vita. Non che questo debba necessariamente sostituirsi alla vita reale, di cui non posso francamente… segue
71° FESTIVAL DEL CINEMA DI CANNES (2018) - UN CERTAIN REGARD
Il conflitto nel Donbass, regione ucraina di lingua russa , dichiaratasi indipendente nel 2014 con l'appoggio putiniano ed in lotta contro il governo di Kiev, è una delle guerre europee "invisibili" del decennio in corso, che ha provocato flussi ingenti di profughi e diffuse violazioni dei diritti umani.…
71 CANNES FESTIVAL 2018 - UN CERTAIN REGARD
Sullo sfondo devastante e devastato della rivolta di Donbass del 2014, guerra separatista civile tutt'ora in corso e spesso trascurata dalle cronache di stampa, appoggiata nemmeno molto segretamente dalla Russia di Putin, in cui alcuni dissidenti armati si imposero occupando i palazzi governativi dell'Ucraina, Sergei Loznitsa - grandissimo cineasta…
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Commenti (4) vedi tutti
"Donbass" è un film che ci porta dentro il conflitto Russo-Ucraino quattro anni prima che l'autoritarismo Putiniano si palesasse in tutta la sua furia omicida. Loznista mette in scena diverse situazioni tipo adottando un taglio che anche quando vira verso il grottesco non toglie nulla alla documentazione di una guerra endemica. Utile per capire.
commento di Peppe ComuneUna feroce satira grottesca di una guerra che non salva nessuno dal momento che il fanatismo nazionalistico-militarista e la violenza disumana del potere sono il rischio di ogni Stato
leggi la recensione completa di mirediantonio2022non tutte le scene, apparentemente slegate, hanno la stessa forza retorico-narrativa (fors'anche perché allo spettatore non indigeno può sfuggire qualche riferimento), ma per fare oggi un film così, con la guerra ancora in corso, bisogna essere dotati di un bel coraggio misto a sfrontatezza. non inganni il tono a volte farsesco: fa venire i brividi
commento di giovenostaUn'umanità degradata ed incattivita dalla guerra, tra nazionalismo esasperato, violenza gratuita, vessazioni, povertà, ottusa stupidità e corruzione dilagante è al centro dell'affresco di Loznista, che ci ricorda così l'assurdità e la disumanità che caratterizzano ogni conflitto.
leggi la recensione completa di port cros