Regia di Daniel Auteuil vedi scheda film
Commedia di matrice "teatrale " simpatica, ma dimenticabile.
Daniel, è un bonario editore, un sognatore dotato di fertile immaginazione, ha una moglie Isabelle austera e al suo contrario pragmatica, con la quale però tutto sommato, va d’accordo. Incontra per caso il suo amico Patrick, che a settant'anni suonati, ha lasciato la moglie, con la quale era sposato da vent'anni ed è andato a convivere con Emma, la quale è, come scopriremo presto, una vera bomba sexy, ha un sorriso che strega e una bellezza che lascia senza fiato. Patrick insiste per farsi invitare a casa di Daniel ,malgrado la sua riluttanza, sapendo bene che la moglie amica della ex, non avrebbe gradito, tuttavia alla fine si persuade, cosi Patrick può presentare, la sua nuova fiamma, la bella e solare ragazza spagnola, ricca di esuberanza e di ardore felino. Emma, come un’apparizione divina o diabolica, si presenta alla porta di casa, avvolta da un’aura di seduzione, e provoca uno strano turbamento su Daniel, mentre Isabelle, pur facendo buon viso a cattivo gioco, la trova insignificante, per lui invece è magica e gli dà il là per una catena inarrestabile di fantasticherie, veri e propri sogni a occhi aperti. Cosi la "cena a quattro" fra le due coppie diventa un gioco di immaginazione, in cui Daniel comincia a spostarsi, in una dimensione altra, parallela, dove gli eventi prendono una piega diversa e molto più piacevole, entra in uno stato quasi di “trance”, rischia pesanti gaffe, ogni tanto dice qualcosa di insensato, qualche parola fuori posto, ma continua a fantasticare, lasciando galoppare a briglia sciolte, la sua fervida e inarrestabile fantasia, ammaliato suo malgrado dall'avvenenza della sensuale Emma, Daniel, costruisce nella sua mente, tanti possibili sviluppi, al punto che lo spettatore stenta talvolta a capire quale è la realtà e quale la fantasia. Emma è l’elemento scatenante, finché un segno, un rumore, un calcio della moglie sotto il tavolo, lo riportano subito al presente. È una trovata registica singolare e divertente, ma a lungo andare diventa ripetitiva. Un intero filone della commedia brillante, prima teatrale e in seguito cinematografica, si è sviluppato ad Hollywood e dintorni, ruotando attorno a questa formula “evergreen”, quella dei "sogni proibiti" dell’uomo di mezza età, che dalla routine più o meno sopportabile, ma anche noiosa del matrimonio, prova a scappare via, perlomeno con il pensiero, per vagheggiare travolgenti passioni amorose con un nuovo, irresistibile oggetto del desiderio. Cito a memoria il famoso “Quando la moglie è in vacanza” Questo film di Daniel Auteuil, che ne è anche l’interprete principale, insieme all’immarcescibile Depardieu, s’ispira a quel modello senza però riuscire a dargli quella stessa carica caustica e raffinata di Billy Wilder, la commedia si mantiene invece ai livelli di una piacevole pochade, in cui a qualche gag efficace e a qualche battuta simpatica, si sommano anche tante situazioni trite e ritrite, In sostanza, il film non va oltre l'ennesima variazione sul tema, ormai obsoleto, dell’asimmetrico rapporto che si può instaurare tra un uomo maturo, abbagliato dalla possibilità di una "seconda giovinezza" ed una nuova e più giovane partner. Infatti i siparietti legati ai turbamenti e ai dilemmi del protagonista perdono via, via di interesse, fino ad arrivare ad un finale non molto brillante.
.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta