Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Questo memorabile affresco politico e di costume,colorato di graffiante satira e interpretato dai migliori attori brillanti dell'epoca, fu, in un periodo in cui la censura era molto attiva, siamo nel 1963, uno spaccato efficacissimo e "audace" della nostra società dell'epoca, con i suoi vezzi, i suoi tic, i suoi vizi, le sue debolezze. Il tratto adoperato da un Corbucci in gran forma, è grottesco e macchiettista, adattissimo a rappresentare il quadro sociale di un contesto cosi variopinto e folcloristico. E' doveroso ricordare che il tormentone di un sempre maiuscolo Totò è diventato un "leitmotiv" molto ricorrente, nel lessico popolare,a testimonianza della grandezza di un'opera comica, che anche a distanza di più di 50 anni mantiene intatte, la freschezza e la sferzante ironia.
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