Il film racconta con gli stilemi di un documentarismo dilatatato una giornata in Unione Sovietica. Vertov cattura con la sua cinepresa (il cineocchio) la vita reale delle strade nelle metropoli sovietiche montando poi tematicamente le varie sequenze. Primo e unico di una serie che doveva essere di sei, questo film prelude al capolavoro di Vertov che sarà L'uomo con la macchina da presa. Vi si dimostra l'autonomia e la forza dell'immagine e del montaggio cinematografici.
Dziga Vertov ha cominciato la sua carriera lavorando per tre anni in una redazione di cinegiornali propagandistici, " La settimana cinematografica" (esperienza che ha senz'altro influito sulla sua ideologia politica e sul suo operato filmico successivo ) , dove tra i tanti compiti svolti in qualità di giornalista c'era stato quello di riprendere e testimoniare i combattimenti… leggi tutto
Dziga Vertov ha cominciato la sua carriera lavorando per tre anni in una redazione di cinegiornali propagandistici, " La settimana cinematografica" (esperienza che ha senz'altro influito sulla sua ideologia politica e sul suo operato filmico successivo ) , dove tra i tanti compiti svolti in qualità di giornalista c'era stato quello di riprendere e testimoniare i combattimenti…
Scene di vita quotidiana in un villaggio sovietico, fra lavori collettivi e attività dei giovani pionieri. Vertov enuncia la sua idea di cinema, che troverà più compiuta espressione in L’uomo con la macchina da presa: non si limita a realizzare un documentario propagandistico (anche se il film può essere letto semplicemente come tale) ma sottolinea il carattere…
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