Regia di Francesco Rosi vedi scheda film
Un operaio italiano emigrato in Germania sta per tornare in patria, ma rimane invischiato negli affari illeciti di un gruppo di suoi connazionali e poi nello scontro con una banda rivale di polacchi. Interessante soprattutto l’ambientazione in una Germania in pieno boom economico postbellico; poi però il film si perde in troppi luoghi comuni, a cominciare dalla storia d’amore con la moglie dell’industriale. Bravo e misurato Salvatori; eccessivo Sordi, che funziona finché fa il cialtrone di mezza tacca ma non quando coltiva ambizioni da boss.
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