Regia di Mikhail Red vedi scheda film
FAR EST FESTIVAL - FUORI CONCORSO - VISION OF MANILA IN PHILIPPINES MOVIES
Bleak portrait of the city
Negli anni della guerra totale al narcotraffico sancita dal presidente Duterte, in conseguenza della quale si sono verificare vere e proprie guerriglie tra bande con scontri sanguinosi e migliaia di morti tra i quartieri popolari di Quipo e Recto in Manila, Neomanila segue le movimentate azioni dell'orfano Toto, alle prese con il tentativo di guadagnare lo stretto necessario per pagare la cauzione che permetterà al fratello maggiore di uscire di prigione.
Costui teme di essere ammazzato dagli scagnozzi di una banda rivale, e per questo incita il fratello a fare presto.
Sulla sua strada, Toto incontra una killer di nome Irma, che in realtà è una poliziotta corrotta che agisce assieme ad un collega della medesima indole. Costoro aiutano per soldi una gang a sopravvivere all'altra, facendo fuori chi si trova ad agire con la gang sbagliata.
Toto viene preso in simpatia dalla donna, ma ciò non impedirà che su di lui si accanisca un destino davvero tragico.
Neomanila, potente già dalla fotografia livida che colora di un sentore di morte e sangue i vicoli malfamati ove si scandiscono le scellerate azioni tra bande, è il diario di una vita da incubo che finisce per compromettere vite già di per sé in bilico solo per il fatto di provenire da quell'ambiente di precarietà che istiga ad una sopravvivenza senza cautele né tutela.
Ne scaturisce uno spaccato inquietante, nudo e crudo, di vite allo sbando e segnate da una violenza che finisce troppo presto per averla vinta ai danni del ceto più povero e succube di calcoli da parte di alte rappresentanze politiche ed economiche, che finiscono inesorabilmente per avvantaggiarsi di un tornaconto inzuppato di sangue e morti violente.
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