Deux fils

Trama

Joseph e i due figli Joachim e Ivan formano una famiglia unita ma non si rendono conto di come ognuno stia perdendo il controllo della propria esistenza. Joachim dovrebbe studiare psichiatria ma trascorre la maggior parte del tempo a sognare a occhi aperti la sua ex ragazza, Ivan è in piena crisi mistica nonostante sia molto intelligente e Joseph ha segretamente lasciato il suo lavoro di medico per tentare la carriera di scrittore. Nonostante in casa circoli molto affetto, i tre uomini sono alla (goffa) ricerca di amore.

Approfondimento

DEUX FILS: UN PADRE E I SUOI DUE FIGLI MASCHI

Diretto da Félix Moati e sceneggiato dallo stesso con la collaborazione di Florence Seyvos, Deux fils racconta la storia della famiglia molto unita composta da Joseph e i suoi due figli, Joachim e Ivan. Ed è proprio Ivan, il piccolo di casa, a vivere in piena adolescenza una vera e propria crisi mistica a causa della rabbia che cova nei confronti dei due uomini di casa che ha preso a modello e che vede a poco a poco mandare all'aria le loro esistenze. Joachim non fa altro che pensare alla sua ultima storia d'amore e al modo in cui è finita, mettendo a rischio i suoi studi di psichiatria. Il padre Joseph, invece, ha deciso di scambiare la sua carriera di medico di successo con quella di scrittore fallito. Tuttavia, i tre non smetteranno mai di preoccuparsi l'uno dell'altro e di cercare, non senza un po' di imbarazzo, tutto ciò di cui hanno veramente bisogno: l'amore.

Con la direzione della fotografia di Yves Angelo, le scenografie di Julia Lemaire, i costumi di Noemie Veissier e le musiche di Limousine, Deux fils segue le vicende di tre uomini che, appartenenti a tre fasi differenti della vita, cercano di riconciliarsi con il mondo, tra dramma e commedia. Il film viene così presentato dal regista: "Deux fils è quella che oggi si definisce una commedia drammatica à la Woody Allen se proprio dobbiamo cercare un paragone ardito. Del resto, non è un caso che uno dei personaggi, il figlio maggiore, studi psichiatria. Mi piace l'idea che un'opera faccia ridere e riflettere al tempo stesso, che sia seria e leggera. I personaggi hanno poi una certa tendenza alla megalomania: Joachim ripete che sarà il più grande psicoanalista del mondo o evoca quello che definisce il più bel ricordo del mondo mentre il fratello minore Ivan tende a presentarsi come il più grande amante del mondo. La megalomania è qualcosa che mi affascina parecchio: mi piacciono le persone che chiedono troppo alla vita. Ma è anche un modo per me di mettere in ridicolo lo stesso Joachim, che continua a ripetersi come un mantra qual è il suo più nobile desiderio. Trovo eroici e commoventi coloro che si armano di desideri e fantasie, anche se poi non concretizzano molto".

"In Deux fils - ha proseguito Moati - i personaggi assenti sono quelli che sono più invasivi. Si pensi alla madre dei due ragazzi, che avrebbe finito per proteggerli. L'assenza ti mette di fronte a te stesso e ti fa sentire isolato al mondo, che improvvisamente diviene deserto per chi soffre. Ti fa piombare in un mondo senza protezione, in cui tutto è un rischio. In maniera lieve, l'assenza è una sensazione con cui convivo sin dall'infanzia. Ricordo un aneddoto di quando ero studente: mi ero infatuato in gita di una giovane americana che viveva negli Stati Uniti e sapevo che una volta a casa non l'avrei mai più rivista. Il suo pensiero mi ha accompagnato per il resto dell'esistenza. So che lei si trova da qualche parte nel mondo ma so che non è nella mia vita. Per i miei personaggi, creare un legame è importante. Alla fine del film, si rendono conto di non poter fare a meno l'uno dell'altro o di cercarsi a vicenda per consolarsi".

Il cast

A dirigere Deux fils è Félix Moati, regista e attore francese. Nato a Parigi nel 1990, Moati ha debuttato al cinema come attore in due film tra loro molto differenti: la commedia adolescenziale Lol. Il tempo dell'amore di Lisa Azuelos e l'horror Livid. A rivelarne le doti al grande pubblico è stato però il… Vedi tutto