Regia di Norman Jewison vedi scheda film
Siamo nel 1965 e l'incontro con Jewison, che poi avrà un suo discreto bis qualche anno dopo, porta l'attore ad un personaggio più concreto e formato psicologicamente. Tratto da un romanzo e sceneggiato discretamente; i film hollywoodiani sul gioco a carte si sprecano e spesso non sono niente male, qui si va oltre anche nelle inquadrature stesse, che ci coinvolgono nel gioco con riprese fatte ad oc, quello che determina l'interesse assoluto è il montaggio che non a caso è fatto da Hal Ashby, che poi diventerà un interessante regista. Ottima l'ambientazione esterna a New Orleans che fa il tuttuno con la colonna sonora certamente indovinata. La storia non ha molte risorse, se non qualificando al massimo certi personaggi, ma senz'altro le interpretazioni più significative da non perdere sono quelle di McQueen e Robinson.
Una storia anche sentimentale, ma quello che conta è il gioco
Una regia che riesce ad equilibrarsi benissimo, mettendo alle corde la storia sentimentale, ma senza estraniarla.
Un film basilare per la sua carriera
Uno dei suoi ultimi ruoli più che significativi
Bellissima ed intrigante, tutta sesso e bravura
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