Regia di Joel Potrykus vedi scheda film
Un ragazzo sfida suo fratello a rimanere seduto sul divano di casa giocando a Pac-Man finché non riuscirà a passare il difficilissimo livello 256. Il fratello accetta la sfida e la porta avanti a ogni costo.
Relaxer è la quarta regia in lungometraggio per Joel Potrykus, cineasta dedito alla sperimentazione che non disdegna, come in questo caso, le atmosfere grottesche; purtroppo qui il Nostro – anche sceneggiatore del lavoro – si dimentica completamente dello spettatore e licenzia un’opera profondamente autocompiaciuta e quasi del tutto priva di stimoli. Nell’ora e mezza di durata del film, infatti, la camera è pressoché sempre fissa sul divano su cui siede il protagonista, i personaggi che entrano in scena si contano sulle dita delle mani e, dove l’azione per forza di cose si arrende, non vi sono neppure dialoghi sufficientemente vivaci, ironici o stimolanti ad accaparrarsi l’attenzione del pubblico. Chiacchiere, zero ritmo, personaggi non definiti, il nulla: Relaxer è realmente una visione frustrante e a ben poco serve la maldestra giustificazione dell’autore secondo cui si tratta della sua, personalissima senz’altro, versione de L’angelo sterminatore (1962) di Bunuel: in tal modo i paragoni diventano infatti impietosi e il valore di Relaxer si ridimensiona ulteriormente. 1,5/10.
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