Regia di Madeleine Sami, Jackie van Beek vedi scheda film
The Breaker Upperers – La Recessione.
Ci sono film che risultano interssanti già dal trailer, quel genere di film la cui sola premessa attira l'attenzione perché presenta così tante possibilità di risoluzione che praticamente sbagliare è impossibile. Ed è questo che ho pensato guardando il trailer di The Breaker Upperers: la storia parla di due trentenni che come lavoro si occupano di far lasciare le coppie alla fine della loro storia d'amore; peccato che già dalle prime scene tutto risulti un po' confusionario e la storia della loro agenzia venga messa presto in secondo piano.
La pellicola parte con le due protagoniste, una figa di legno da competizione, Jackie Van Beek, secca come un chiodo e simpatica come la merda che ormai è disillusa dall'amore, e la socia Madelein Sami, trentenne rincoglionita che vuole fare ancora la ragazzina. La pellicola colloca fin da subito l'azione nel loro lavoro, ma al posto di mostrarci delle simpatiche gag dove le due fanno lasciare improbabili coppie ecco che subito irrompe la trama principale, ossia un diciassettenne del cazzo samoano, James Rolleston, che vuole lasciare la sua fidanzata stronza e maleducata.
Con una regia che fa sembrare i Cinepanettoni dei film di Fellini, le due protagoniste si fiondano dalla fidanzata che si dimostra la stronza da competizione qual è, ed è a capo di una gang di donne quasi interamente interpretata da attori... uomini. Perché? Dovrebbe far ridere? Questi tizi travestiti faranno da sfondo per tutto il film alla samoana stronza, ma a parte il fatto che gli uomini vestiti da donna non fanno più ridere dal '92, questi poveracci non avranno altra funzione all'interno della storia.
La storia prosegue con la protagonista trentenne che si crede ragazzina che si innamora del giovane samoano, beh, "si innamora", più che altro diciamo che ha voglia di salsiccia turgida, e indovinate un po' quale potrà essere la grande svolta della trama? L'assatanata lesa non più giovinetta rimane gravida. WOW, quando si dice una sceneggiatura non banale! Le cose degenerano ulteriormente grazie a una regia che perde così tanti colpi che lo spettatore fa fatica a torvare il senso al sussegguirsi delle scene. In poche parole: le due amiche litigano, ma per ribadire il concetto di banalità ovviamente fanno pace e vivranno felici e contente.
Ma qual è il messaggio che ci vuole dare il film? Eravamo partiti sperando in una commedia che ci strappasse due risate (chiederne quattro sarebbe troppo) e invece abbiamo assistito a un'accozzaglia di scene mal girate, tenute insieme da una sceneggiatura che definire una merda sarebbe poco. L'unico messaggio che abbiamo capito è il seguente: se sei una zitella rincoglionita e un po' bruttina, non demordere! Puoi sempre sperare di trovare un coglione a malapena maggiorenne che ti ingravidi per vivere felice e contenta con l'altra amica tua zitella stronza! Sai mai che anche lei un giorno si faccia ingravidare da un demente che non la caga di striscio e che non è tenuto a prendersi alcuna responsabilità. E quello appena descritto è anche quello che succede nel finale del film.
Niente sorprese, solo grandi banalità.
In conclusione: The Breaker Upperers è l'ennesimo film targato Netflix che non meriterebbe neanche di stare tra i DVD in offerta in un autogrill.
per insulti anche non costruttivi.
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