Regia di George Waggner vedi scheda film
L’epopea di Duke E. Gifford (John Wayne), comandante del sottomarino “Thunderfish”. Dopo il salvataggio di un gruppo di civili composto da suore e bambini che verranno trasportati a Pearl Harbor, il sommergibile si imbatte con una portaerei giapponese… ma i siluri sparati non esplodono. Riuscendo a fuggire, Gifford si reca nell'ospedale dove lavora l'infermiera Mary Stuart (Patricia Neal), compagna dell'ultimo, travagliato matrimonio di Duke. La fiamma fra gli ex si riaccende, nonostante la Stuart sia ormai sentimentalmente legata al pilota Bob Perry (Philip Carey), fratello dell’ufficiale (nonché collega di Gifford) John T. "Pop" Perry (Ward Bond). Seguiranno delle disgrazie sul campo di battaglia, sciagurati scontri marini, e tentativi di colmare le lacune tecniche del mezzo acquatico; il soggetto di partenza de “Lo squalo tonante” non è malvagio, e per dei buoni trenta minuti il quadro bellico coinvolge. Poi, però, lo svenevole triangolo Gifford-Stuart-Perry si protrae per l'intero resto della storia (o quasi), la quale si riduce pressoché ad un anemico romanzetto d’appendice, annoiando e affievolendo progressivamente l’attenzione dell’astante. Almeno, il duello conclusivo tra il Thunderfish, riparato nella fase di testing, e le flotte avversarie, si estende con un discreto ritmo e spettacolari inquadrature che fanno largo uso di acrobatici grandangoli, assemblati da un febbrile montaggio. Tirando le somme, non uno dei film migliori con Wayne; anche Waggner ha dato più soddisfazioni sul big screen.
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