Regia di Axelle Laffont vedi scheda film
Axelle Laffont dirige se stessa e le colleghe Virginie Ledoyen e Marie-Josée Croze in una commedia che ha l'intendo di esplorare il lato sentimentale di tre amiche quarantenni alle prese con delusioni amorose provenienti da tragicomiche relazioni con baldi giovanotti.
Nonostante il tono della pellicola sia basato principalmente sul comico, su quella che sembra una falsariga al femminile ma alquanto sbiadita, di Una notte da leoni, la leggerezza che cerca di raggiungere finisce per sfociare in una banalità poco sopportabile già dopo la prima mezz'ora.
L'entusiasmo che sembra animare Laffont, la cui intepretazione finisce per essere l'unica degna di nota, non sembra coinvolgere le colleghe che danno vita ad un racconto spento che vanta, senza dubbio, location incantevoli ma che diventa ridondante e a tratti addirittura incomprensibilmente patetico.
In questo che è il suo esordio dietro la macchina da presa, Laffont osa un salto oltre il "classico" cinema francese, deturpandolo della sua satira sottile che trasforma a suo piacimento in quel tono che è simpatico solo in certi momenti ma che alla lunga finisce per diventare noioso.
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