Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Commedia sconsolata sulla figura del padre di famiglia, tanto che alla fine sorge il dubbio che il ruolo del titolo sia affidato, più che a Manfredi, a Leslie Caron, la quale, per assumersi il compito di mandare avanti una famiglia numerosa, ci rimette prima il lavoro e poi l'equilibrio psichico. Mentre se ne vanno mestamente i padri della vecchia generazione (l'ufficiale monarchico Sergio Tofano), quelli nuovi non sembrano in grado di prendere il testimone dalle loro mani. Significativamente, l'ultima sequenza del film, dopo avere mostrato un Manfredi che guarda spaesato nel vuoto, si riferisce ai quattro figli, ormai cresciutelli, che sembrano in grado di cavarsela da soli, anche attraverso il caotico traffico della città. Film precontestatario, che della contestazione futura porta dentro tutti i germi, Il padre di famiglia resta tra le cose più insolite, ma non tra le peggiori, del Nanni Loy regista.
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