Regia di Jagoda Szelc vedi scheda film
32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE - ED. 2021 - Registe in Europa
Il sopraggiungere improvviso e tutt'altro che preventivato, nella idilliaca casa di campagna ove Mila ha scelto di vivere col marito e le due figlie bambine, della sorella di costei, la strana e taciturna sorella Kaja, svanita nel nulla anni prima poco dopo aver partorito la figlia che poi, per forza di cose, rimase alla sorella e che ora costei considera a tutti gli effetti alla stregua di una figlia naturale, contando pure di mantenere dinanzi ad essa il segreto di quella natività per così dire rifiutata, finisce per creare, tra la apparente armonia di quella famiglia riunita per celebrare la Prima Comunione della medesima ragazzina, un vero e proprio scompiglio, dagli esiti imprevisti, anzi di più.
Si, di più dicevo, in quanto la presenza enigmatica di Kaja genererà scompensi, traumi e riequilibri per così dire miracolosi, in grado di apportare incredibili novità ad un menage familiare armonioso per certi versi, rasente la perfezione se vogliamo, ma prevedibile e senza scosse.
La guarigione improvvisa della madre delle due, apparsaci già ad inizio film in stato di inebetimento quasi vegetativo, e poi tornata alla vita come se nulla fosse, è solo uno dei fenomeni insoliti che si accompagnano al ritorno sulle scene della misteriosa e "messianica" Kaja, che la sorella ora teme più che mai, pensando che la donna sia tornata per riprendersi la figlia rinnegata.
Succederà di peggio, nel mistero più totale che catapulta lo spettatore verso una traiettoria che trasporta verso luoghi o dimensioni differenti.
Misteri, tensioni, malvagità a stento trattenute, in un film dal cast colmo di volti interessanti, che affascina almeno a tratti, ma lascia anche assai interdetti e destabilizzati, con tutti gli enigmi che la vicenda crea pressoché irrisolti o lasciati ad arbitraria interpretazione personale.
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