Regia di Neil Jordan vedi scheda film
Piccolo thriller femminile siglato da evidenti ingenuità descrittive ma avviluppato da una verve psico-camp lampante. La regia di Neil Jordan non rielabora nessun meccanismo narrativo, però mantiene alta l’asticella della tensione e intreccia ad infinitum i profili spirituali delle sue protagoniste. La Moretz ce la mette davvero tutta, ma la mefitica compostezza della Huppert è un trionfo di lussuosa schizofrenia borghese. Sadico e delizioso l’epilogo a tre.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta