Regia di Joachim Lafosse vedi scheda film
VENEZIA 75 - GIORNATE DEGLI AUTORI
L'incontro tra un figlio ribelle ventenne affidato per lungo tempo alle cure paterne, ed una madre che lo concepì troppo presto e con l'uomo sbagliato, tenta di trovare una via di incontro attraveros un viaggio che i due percorrono lungo le valli altamente scenografiche, ma non prive di insidie, del Kirghizistan, forti della padronanza della lingua locale della donna.
Su due cavalli fidati ed affezionati, i due imparano prima a detestarsi, poi a ritrovare quell'attaccamento che sulle prime sembrava impossibile anche solo ipotizzare.
Sempre sensibile ai problemi e alle controversie che una "società del vivere" come la famiglia presenta e si trova costretta a gestire nel bene come nel male, "Continuer" si arrischia - come comprensibilmente ammaliato - ad incedere sulla bellezza mozzafiato di uno sfondo panoramico sin troppo prepotente, che ci trasporta in zona ad effetto "Marlboro country" che si rivela pericoloso alle dinamiche e alle ambizioni della pellicola, finendo per svilirla dei contenuti seri e verosimili di cui si circonda.
E a tutti gli effetti l'ultima fatica del pur lodevole Joachim Lafosse, finisce per rivelarsi un mezzo passo falso, nonostante l'impegno di due attori altrove assai validi come Virginie Efira e il giovane lanciatissimo Kacey Mottet Klein, qui irrimediabilmente distanti e davvero poco omogenei uno nei confronti dell'altro, lontani tra loro oltre le ragioni caratteriali insite nei caratteri dei personaggi a cui danno vita.
Non aiutano, ma anzi creano ancora più imbarazzo, certi numeri folkloristici locali insistiti, a contorno di una vicenda intima che non riesce a focalizzarsi appieno.
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