Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Spaghetti western minore, ma non disprezzabile, costruito attorno ad una trama semplice e con alcuni momenti morti di troppo, ma che sfoggia comunque una discreta dose di 'epica western' (inseguimenti, cavalcate, sparatorie e ovviamente non può mancare il duello finale) messa in scena con buone capacità da Corbucci. Che mutua dal Maestro del genere, Sergio Leone, almeno due caratteristiche: oltre al succitato duello (che si svolge in un'arena, con i due contendenti che si danno le spalle l'un l'altro) ci sono le musiche di Ennio Morricone (non all'altezza di quelle della 'trilogia del dollaro', ma comunque piacevoli), mentre Corbucci è probabilmente debitore nei confronti di Colizzi (i primi di Bud Spencer e Terence Hill) per quanto riguarda la dimensione psicologica dei due 'amici-nemici' che stanno, nel racconto, dalla parte dei buoni. Al di là di questi veri o presunti debiti, per certo troviamo un cast di livello piuttosto notevole, con Franco Nero e Tony Musante, Jack Palance, Giovanna Ralli ed il noto caratterista Franco Giacobini; e così anche la sceneggiatura che porta le firme di Luciano Vincenzoni, Adriano Bolzoni, Sergio Spina, Sergio Corbucci, da un soggetto di Franco Solinas e Giorgio Arlorio. Niente di particolarmente nuovo nell'idea al centro della storia, la classica 'rivoluzione' dei poveri contro i ricchi, con risvolti sentimentali affidati al ruolo che è della Ralli (Columba), forse un po' troppo truccata e mediterranea per la parte. 5,5/10.
Paco ingaggia Sergei, detto 'il polacco', per fare la rivoluzione contro il signorotto del luogo, padrone di una ricca miniera e sfruttatore dei lavoratori. Sergei decide di aiutarlo, ovviamente per soldi, ma la sua avidità non si placherà così facilmente...
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