Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Shakira vive su un'isola sperduta dei caraibi e, insieme a uno scienziato pazzo, conduce esperimenti sugli esseri umani, creando aberranti mutazioni genetiche. Come trama non sarebbe male, se non si trattasse di un caso di omonimia: grossa delusione, la sguaiata cantante del cafonissimo Waka waka non c'entra nulla. Si tratta solo de L'isola degli uomini pesce, trash ad alto (per il genere) budget firmato da Sergio Martino, con la produzione del fratello Luciano, nel 1979. Incredibile la partecipazione di Joseph Cotten (un film su tutti? Quarto potere) nel cast, ma anche i nomi di Barbara Bach (ex bond girl, nonchè futura moglie di Ringo Starr), Claudio Cassinelli (già con i Taviani, Bellocchio, la Cavani) e Franco Javarone (che in quei mesi girava Prova d'orchestra con Fellini) non sono da sottovalutare. Sceneggiatura dozzinale e fumettistica firmata da Sergio Donati, Cesare Frugoni e dal regista; sbizzarrite le scenografie di Massimo Antonello Geleng e così anche i costumi di Maria Rosaria Crimi, a ricreare un mondo parallelo e disturbante fatto di mostriciattoli e creature subumane. Fu uno dei maggiori successi di Martino, esportato all'estero e addirittura meritevole di un sequel, seppur peggiore perfino di questo film, una quindicina di anni dopo circa. Da apprezzare il buon impiego di mezzi (e il fatto che Martino è un discreto mestierante), ma la sostanza rimane risibile. 2,5/10.
Gruppo di naufraghi, fra cui alcuni galeotti, approda fortunosamente su un isolotto caraibico sconosciuto. Qui vivono strane creature, fra cui uomini-pesce creati da uno scienziato pazzo per poter raggiungere la mitologica città di Atlantide.
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