Regia di Gennaro Righelli vedi scheda film
In paese arrivano i soldati per le grandi manovre e tre ragazze, cioè due cugine e la loro istitutrice, posano immediatamente gli occhi su altrettanti baldi giovani.
Una commediola senza grandi pretese, con un canovaccio sentimentale in salsa bellica che si contraddistingue per la leggerezza, esile esile al punto di sembrare trasparente; Manovre d'amore è un film licenziato si presume senza troppi sforzi da un veterano come Gennaro Righelli, i cui esordi risalgono addirittura agli anni Dieci. Tutto prende piede da un testo teatrale a duplice firma: Franz von Shoenthan e Gustav von Moser, il cui titolo originale Guerra in tempo di pace era già stato sfruttato nel 1914 per una trasposizione cinematografica muta a cura di Camillo De Riso. Qui intervengono in sceneggiatura Luigi Zampa ed Ettore Giannini, per conferire maggior brio e qualche intrigo più movimentato alla commedia di partenza; a nobilitare l'opera intervengono gli ingressi nei ruoli centrali del cast di buonissimi elementi come Antonio Gandusio, Vera Bergman, Clara Calamai, Jole Voleri, Mario Pisu, Antonio Centa ed Ernesto Almirante. Costumi e scenografie sono sufficientemente curati, ma traspare una certa mancanza di mezzi che la datazione del film d'altronde lascia presagire; la maggior parte della storia è ambientata in interni, ma le rare scene all'aperto sembrano girate piuttosto frettolosamente in location non particolarmente ricercate, e anche la mancanza di campi larghi può indicare una scelta sbrigativa degli esterni. Ritmo apprezzabile, lieto fine garantitissimo. 3,5/10.
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