Regia di Midi Z. vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE
Attraverso lunghi piani fissi, lo sguardo indagatore di Midi Z ci mette innanzi ad un uomo ancora giovane, intento con maniacalità quasi involontariamente comica, ad acquistare un numero preciso di mele, destinate a fargli da unico pasto durante una sessione da 14 giorni in cui l’uomo si ritirerà in una sorta di convento, destinato a curare lo stress da insonnia che l’uomo ha accumulato durante la sua concitata carriera lavorativa.
Regista tipicamente di confine, Midi Z, birmano d’origine, si prodiga col suo cinema a testimoniarci una esperienza formativa di vita dietro un progetto finanziato da Taiwan, ed ambientato lungo il confine tra il suo paese natale e la Thailandia;
in questa occasione il regista ci racconta qualcosa di apparentemente più intimo, che denuncia da una parte certi malesseri tipici della caotica ed incontenibile impostazione di vita della moderna quotidianità, e dall’altra per contro si adopera in una critica insidiosa e puntigliosa sull’atteggiamento di certi santoni che predicano lo spogliamento degli orpelli, il rigetto delle tentazioni, delle donne come strumento di perdizione, mettendo in atto una sorta di velata critica alla ipocrisia che impone falsi tabù in nome di una purezza che forse è più un inganno nell’inganno.
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