Regia di Eric England vedi scheda film
Hank conduce una vita solitaria in una cittadina di periferia. Guardiano in una scuola, viene preso di mira dai ragazzi del luogo, i quali non perdono occasione per sfotterlo e prendersi gioco di lui. La sua vita cambia all’arrivo di Josie, una nuova e bellissima vicina di casa che lo costringe ad uscire dal suo guscio. Ma non è tutto oro quel che luccica.
Del regista Eric England avevo assai apprezzato Contracted, horror notevole e ammaliante, in cui una ragazza - affetta da un terribile morbo - non riesce a trovare aiuto né conforto da nessuno. Anche in Josie il tema principale sembra essere quello della solitudine: Hank è un diverso, vive ai margini della società e anche i suoi vicini di casa che si fingono amici, sono in realtà degli impiccioni che controllano i suoi movimenti e ovviamente condannano subito la sua nuova amicizia con Josie, nel contesto di una provincia bigotta e ipocrita. England tiene bene le fila del discorso maneggiando una sceneggiatura non prevedibile che - nel rappresentare esistenze al margine - sa farsi cruda e spietata al punto giusto.
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