Regia di Gerard McMurray vedi scheda film
La prima notte del giudizio (2018): locandina
Ecco come tutto ebbe inizio. Come l'esperimento dello "sfogo" si preparò a divenire una festa di calendario considerata scientificamente come un atto dovuto per scongiurare nel resto dell'anno episodi di violenza incontrollata, facendo scendere le statistiche sotto l'1%, e concentrando qui legalmente nell'arco delle 12 ore notturne gli atti di giustizia o violenza fine a se stessa.
Risultato: i ricchi si proteggono tranquilli presso i eispettivi lussuosi Fort Apaches personalizzati o partecipano legalmente a battute di caccia all'uomo, e i poveri, gli esclusi, fanno le prede e si fanno ammazzare.
La prima notte del giudizio (2018): Mo McRae, Y'lan Noel
Dopo una valida TRILOGIA (cliccando sulla parola potete accedere ad un post che a suo tempo dedicai a tutta la serie) scritta e diretta con efficacia da James DeMonaco, questi torna in campo, mette mano alla sceneggiatura del prequel, ma affida la direzione a Gerard McMurray.
Il risultato è, ahimè e senza ripensamenti di sorta, nettamente inferiore agli esiti interessanti e stimolanti dei primi tre episodi, quelli stessi che mi convinsero a dedicare un post alla serie.
I problemi si accentrano maggiormente proprio sul lato della scrittura, raffazzonata e banale, pronta a tratteggiare personaggi scontati e sopra le righe, visti mille volte e meglio in altre occasioni, poco coadiuvati da dialoghi spesso davvero imbarazzanti, che non aiutano affatto a forgiare personalità credibili ed accettabili in capo al nostro manipolo di disperati, interpretati da un cast tra l'altro quasi completamente anonimo.
La prima notte del giudizio (2018): Lex Scott Davis, Joivan Wade
La prima notte del giudizio (2018): locandina
I dialoghi? Di questo tipo:
"-Ma che succede? Sono confusa.
Non serve essere confusi... è arrivata la cavalleria!!
-Aspetta! Ti farai ammazzare li fuori!!
Figli di puttana!! Io vi ammazzoooo!!!!
-Oddio no!!!
Non è tutto sabgue mio: me la cavero'!
"E ora che facciamo?
Ora si combatte!"
Non basta l'atmosfera notturna cupa, un po' "carpenteeiana" e maliziosamente affamata di sangue che il film eredita fiaccamente dai precedenti.
La sciatteria dei personaggi si rivela micidiale per l'esito di una pellicola decisamente sottotono, banale, ripetitiva.
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