Regia di Gerard McMurray vedi scheda film
Ecco come tutto ebbe inizio. Come l'esperimento dello "sfogo" si preparò a divenire una festa di calendario considerata scientificamente come un atto dovuto per scongiurare nel resto dell'anno episodi di violenza incontrollata, facendo scendere le statistiche sotto l'1%, e concentrando qui legalmente nell'arco delle 12 ore notturne gli atti di giustizia o violenza fine a se stessa.
Risultato: i ricchi si proteggono tranquilli presso i eispettivi lussuosi Fort Apaches personalizzati o partecipano legalmente a battute di caccia all'uomo, e i poveri, gli esclusi, fanno le prede e si fanno ammazzare.
Dopo una valida TRILOGIA (cliccando sulla parola potete accedere ad un post che a suo tempo dedicai a tutta la serie) scritta e diretta con efficacia da James DeMonaco, questi torna in campo, mette mano alla sceneggiatura del prequel, ma affida la direzione a Gerard McMurray.
Il risultato è, ahimè e senza ripensamenti di sorta, nettamente inferiore agli esiti interessanti e stimolanti dei primi tre episodi, quelli stessi che mi convinsero a dedicare un post alla serie.
I problemi si accentrano maggiormente proprio sul lato della scrittura, raffazzonata e banale, pronta a tratteggiare personaggi scontati e sopra le righe, visti mille volte e meglio in altre occasioni, poco coadiuvati da dialoghi spesso davvero imbarazzanti, che non aiutano affatto a forgiare personalità credibili ed accettabili in capo al nostro manipolo di disperati, interpretati da un cast tra l'altro quasi completamente anonimo.
I dialoghi? Di questo tipo:
"-Ma che succede? Sono confusa.
Non serve essere confusi... è arrivata la cavalleria!!
-Aspetta! Ti farai ammazzare li fuori!!
Figli di puttana!! Io vi ammazzoooo!!!!
-Oddio no!!!
Non è tutto sabgue mio: me la cavero'!
"E ora che facciamo?
Ora si combatte!"
Non basta l'atmosfera notturna cupa, un po' "carpenteeiana" e maliziosamente affamata di sangue che il film eredita fiaccamente dai precedenti.
La sciatteria dei personaggi si rivela micidiale per l'esito di una pellicola decisamente sottotono, banale, ripetitiva.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta