Trama
Dietro ogni tradizione c'è una rivoluzione. Per il Giorno del Ringraziamento il governo ha in mente di concedere 12 ore di anarchia, durante le quali ogni crimine viene condonato. Si tratta della prima volta che l'esperimento viene messo in atto per spingere il tasso di criminalità al di sotto dell'1% nel resto dell'anno, come asseriscono gli studi sociologici. Quando però la violenza degli oppressori incontrerà la rabbia degli emarginati, ciò che ne verrà fuori sarà una lunga notte che metterà alla prova l'intera nazione.
Approfondimento
LA PRIMA NOTTE DEL GIUDIZIO: ALL'ALBA DEI REATI CONDONATI
Diretto da Gerard McMurray e sceneggiato da James DeMonaco, La prima notte del giudizio racconta la nascita di un esperimento sui generis voluto in America dai Nuovi Padri Fondatori: per abbassare il tasso di criminalità al di sotto dell'uno per cento nel resto dell'anno, hanno deciso di testare una teoria sociologica che vuole che si lasci sfogare l'aggressività sociale per una notte in una comunità isolata. I Nuovi Padri Fondatori, però, sottovalutano le conseguenze che si avranno quando la violenza degli oppressori incontrerà la rabbia degli emarginati, lasciando esplodere un contagio che dai confini della città di prova si diffonderà in tutta la nazione. A voler il test di prova è la dottoressa Updale, decisa a tutto pur di proteggere la nazione che afferma di amare, mentre a viverne maggiormente gli effetti sarà Dmitri, cittadino della prescelta Staten Island che, diffidando della decisione, farà del suo meglio per salvare le persone a lui care, tra cui l'attivista Nya e il di lei fratello minore Isaiah.
Con la direzione della fotografia di Anastas N. Michos, le scenografie di Sharon Lomofsky, i costumi di Amela Baksic, le musiche di Kevin Lax e la produzione esecutiva tra gli altri di Jason Blum e Michael Bay, La prima notte del giudizio è il quarto capitolo della saga La notte del giudizio, basato sul concetto che per una notte all'anno tutti i reati, compreso l'omicidio, diventano legali e sono depenalizzati nella realtà distopica messa a punto dai Nuovi Padri Fondatori d'America. La saga, mascherata da film d'azione a tinte horror, esplora come una società possa frantumarsi quando un governo corrotto incoraggia a farsi giustizia da soli e a depredare gli individui più poveri della società. Con i cittadini trasformati in vigilanti, lo stato di diritto cessa di esistere come smettono di essere in vigore le regole base della convivenza umana. "In La prima notte del giudizio incontriamo colei che architetta la notte dei reati depenalizzati per questioni di bene collettivo. La storia dell'umanità ci insegna però che la strada dell'inferno è lastricata di buone intenzioni. Del resto, quando Marx scrisse Il capitale non si aspettava di certo che miliardi di persone morissero poi di fame in Cina e nell'Unione Sovietica: voleva semplicemente rendere il mondo un posto migliore ma le sue idee sono state poi usate in maniera diversa. A differenza dei film horror che sfruttano paure primordiali trasformandole in realtà, la saga di La notte del giudizio racconta del mondo in cui viviamo e delle sue divergenze. Ho deciso di raccontare come tutto è iniziato andando indietro nel tempo e seguendo da vicino i passi di un isolato esperimento sociale destinato a divenire qualcosa di inimmaginabile. Il peggiore e il più terrificante dei mostri che un uomo può incontrare è l'umanità stessa. Cosa faremmo noi stessi se finissimo nel mondo voluto dai Nuovi Padri Fondatori? Come reagiremmo se il nostro governo cercasse di costringerci a dividerci e ad annientare i più vulnerabili della società? Diverremmo il braccio delle decisioni governative o le combatteremmo?", ha raccontato a proposito del film lo sceneggiatore DeMonaco, regista degli altri tre capitoli della saga.
Il cast
A dirigere La prima notte del giudizio è Gerard McMurray, regista statunitense. Nato a New Orleans da genitori neri, McMurray si è laureato alla Howard University e ha conseguito un master in arti cinematografiche ottenendo la possibilità di dirigere il suo primo cortometraggio. Produttore tra gli altri… Vedi tutto
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
La stupidità di questo filone è pari a quella del suo assunto di base. La rabbia è sempre indirizzata verso un individuo o un gruppo e quindi non potrebbe essere "sfogata" indifferentemente come un gas da una bombola. E qui, anche la violenza non diverte, anzi annoia. Voto 4.
commento di ezzo24Si sa che il governo in mente ne ha di ogni... Voto: 4-
commento di ssiboniIl peggiore di tutta una saga. Potevano evitarlo. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Film piacevole da vedere, poteva essere fatto meglio come i suoi predecessori della saga e la serie tv. Troppo una sparatutto senza colpi di scena. Ma nel contesto rimane un film piacevole, il tempo di visualizzazione è stato scorrevole senza mai annoiare
commento di iiuma8288Anche questo sfrutta l'idea di base, con l'ennesima variante: qua, l'inizio di tutto. Come gli altri, per la qualità.
leggi la recensione completa di tobanisTrama inverosimile condita con violenza gratuita, tante sparatorie e un eore di turno quasi invincibile. Evitabilissimo.
commento di ValekI film precedenti della saga erano più belli, in quanto oltre a essere originali, avevano suspance e una discreta componente thriller. Questo film ricorda i vecchi Action Movie con Stallone o Swartzenegger. La regia è ben fatta, ma il film è un classico "sparatutto" senza colpi di scena e con buonismo democratico. Si guarda, ma nienete di più.
commento di Yusaku87Inguardabile.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti