Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
"E' l'avventatezza che ti permette di procedere oltre, quando le più laboriose strategie sono fallite..."
Amleto, il principe di Danimarca, non si dà pace per la morte improvvisa del padre, sovrano saggio e beneamato, soprattutto quando dopo solo due mesi di lutto la regina sua madre si unisce in seconde nozze col fratello del defunto marito. Ma sarà proprio l'anima vagante del padre che gli rivelerà la causa della propria morte, accusando il nuovo re di omicidio, e chiedendo al figlio un'adeguata vendetta. Da quel momento Amleto comincia a fingere di essere diventato pazzo....
Branagh scommette non solo sul fatto che Shakespeare al cinema funzioni come a teatro, ma anche che l'opera sviluppata su quasi 4 ore sia in grado di appagare lo spettatore (anche se a suo tempo fu anche distribuita la versione per così dire "mignon", cioè da sole due ore). Io ho guardato la versione completa, che parte in sordina ma piano piano monta tutta l'intricata trama e crea un pathos crescente, fino alla catarsi finale ovviamente adeguata ad un'opera tragica.
L'opera shaskeaspiriana ci parla della natura umana (rappresentata dalla corte di Danimarca) in cui l'ambiguità e l'egoismo prevalgono. Inoltre, oltre alla continua confusione tra essere e apparire, Amleto incarna la distanza tra pensiero e azione: pur determinato a compiere la sua vendetta, il principe deve continuamente procrastinare l'azione alla luce dei dubbi che lo perseguitano sino alla fine.
Il Regista sente la necessità di spostare di un paio di secoli l'azione, arrivando coi costumi e l'arredamento scenico a rappresentare un'epoca più ottocentesca. Comunque la cosa funziona bene.
Quello che mi è piaciuto meno è il doppiaggio di Amleto e forse una via di mezzo fra le versioni di 2 e 4 ore sarebbe stata più gradita.
La leggenda narra che Kenneth Branagh, valente sportivo, decise da giovane di diventare attore quando assistette ad una replica di Amleto recitata da Derek Jacobi. A distanza di 20 anni circa chiama di fatto lo stesso attore a interpretare il personaggio di Claudio, il regicida, zio di Amleto.
Insieme con Jacobi, con ruoli magari più concisi, sono chiamati a partecipare la summa degli attori britannici e americani del periodo: da Charlton Heston a Robin Williams; da Judi Dench a sir John Gielgud; da Richard Attenborough a Kate Winslet, costituendo un cast da favola!
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