Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
E' sontuosa, impeccabile, fedele fino all'ultima sillaba questa versione di Amleto firmata Kenneth Branagh, ma un po' come capitò all'altrettanto geniale Olivier(il cui Amleto vinse anche l'oscar), non riesce ad "afferrare l'anima" dell'immortale lavoro di Shakespeare, che a distanza di secoli è ancora capace di emozionare e far drizzare i capelli in testa per l'eccellente cura delle dinamiche dei personaggi, per la profondità immensa dei testi, la moltitudine di argomenti trattati con incredibile intelligenza ed acume, per il modo in cui avvince, commuove, trascina con immortale passione. Una passione che per una volta è insieme intellettuale, emotiva e spirituale. Qui, proprio come nell'algido film di Olivier(che però era meno algido), troviamo una confezione impeccabile, recitazioni accademiche, ottime scenografie...ma il cuore manca. Ciò che possiamo cogliere, è un brivido puramente intellettuale, come se Branagh avesse dimenticato la carne. Forse, se per una volta il grande attore-regista, che sospettiamo possieda anche un ego smisurato, avesse deciso di affidare il ruolo del protagonista ad un altro attore, per concentrarsi unicamente sulla regia(capiterà in "As you like", che è molto più umano ed appassionato, pur mantenendo una bella confezione) il risultato sarebbe stato diverso. Ma qui, il fremito di passione che caratterizza la storia di Shakespeare, e che spesso commuove fino alla lacrime, manca, e la visione lascia vuoti e distaccati. Certo, non un facile confronto, con cui altri si sono scontrati con risultati discontinui: dal già citato Amleto di Olivier, algido ma accademicamente perfetto; all'Amleto di Zeffirelli, cupo e viscerale ma con molto più cuore; fino allo sperimentale Hamlet 2000 con Hawke- interessante resa attuale del dramma di Shakespeare, o-forse il migliore fra tutti- il moderno Hamlet del 2009, interpretato da quel magnifico uomo ed attore che è David Tennant, un po' scadente nella resa televisiva della regia, ma bellissimo nel suo tentativo di attualizzare il linguaggio di Shakespeare, e pieno dello spirito originale del Bardo.
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