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Operazione Canadian Bacon

Regia di Michael Moore vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Operazione Canadian Bacon

di axe
7 stelle

A metà degli anni '90, gli U.S.A. non devono più temere l'avversario degli ultimi cinquanta anni, l'Unione Sovietica. Ma la stabilità della nazione è in pericolo a causa delle tensioni interne; serve un nuovo nemico contro il quale scatenare l'odio di una popolazione sempre più impoverita, a causa del cattivo andamento dell'economia nazionale, ed incollerita. Il ruolo di "capro espiatorio" spetta al Canada, un vero e proprio "gigante erbivoro" in grado di rimanere quasi indifferente alle provocazioni. Iniziano i preparativi per scatenare contro la nazione a nord degli U.S.A. una vera e propria guerra fredda; ma non tutti, nella cerchia di potenti che dirige le operazioni, sono intenzionati a limitarsi alle invettive. Il regista e documentarista Michael Moore, voce di denuncia circa i mali e le iniquità che contraddistinguono la società statunitense, dirige a tal proposito una commedia satirica che ha come protagonisti diversi personaggi, dai connotati e comportamento i quali li rendono simbolo di quegli stessi mali. Mentre lobbisti e faccendieri cercano di forzare la mano del presidente U.S.A., un personaggio debole, con poca contezza della realtà, al fine di precipitare il mondo in una nuova "guerra fredda", affinchè sia possibile rilanciare gli investimenti nel settore militare, qualcuno decide di ... alzare il tiro; nel frattempo, un gruppo di facinorosi paesanotti, residenti al confine con il Canada, ormai nuovo nemico, passa all'azione. Imbevuti di pregiudizi, guerrafondai e profondamente ignoranti, costoro eseguono un raid nella nazione confinante, al fine di liberare Honey, una loro compagna dispersa oltre le ... linee nemiche. Compaiono in scena anche un presidente russo, il quale riconosce la vittoria statunitense nel confronto decennale tra le due superpotenze e pertanto si sottrae alla richiesta di "collaborazione" presentatagli dai vecchi avversari al fine di alzare la tensione internazionale, nonchè autorità canadesi, intrise di aplomb tipicamente britannico, buona educazione ed ottimi propositi, in contrasto con quanto fanno i personaggi d'oltre frontiera. Lobbismo, militarismo, inclinazione all'uso delle armi, razzismo, assenza di una sanità pubblica, mentalità retrograda e provinciale, mancanza di rispetto per l'ambiente, sono le principali critiche che Michael Moore rivolge alla nazione statunitense. Discrete prestazioni per gli attori; lo sceriffo Bud Boomer, a capo del manipolo di villici responsabile delle azioni in Canada, è interpretato da John Candy. Rhea Perlman è Honey, la donna di mezza età trattenuta oltre confine per ... cure mediche a carico della finanza pubblica, un qualcosa che lei non riesce a concepire ! Il presidente U.S.A., un "buon padre di famiglia" del tutto privo di spina dorsale, è interpretato da Alan Alda. Il generale Panzer (in nomen omen) è Rip Torn. Il ritmo del film è sostenuto; la narrazione un po' frammentata. Il contesto fantapolitico ricostruito ormai ha perso d'attualità, ma non la portata della critica. L'opera risale al 1994; apprendiamo dagli eventi successivi quali entità, a volte a torto, a volte a ragione, furono "presentati" al popolo statunitense nel ruolo di "nemiche". Ad oggi, vediamo nuovamente le nazioni riunirsi in blocchi contrapposti per ragioni di ideologia, religione, economia. La tensione generata da tali contrasti è fonte di preoccupazione per i popoli e prosperità per alcuni settori economici, i quali vivono di spese militari. Dunque, pur non essendo un'opera che eccelle per recitazione o dettagli tecnici, "Operazione Canadian Bacon" merita attenzione poichè, descrivendo specifiche dinamiche, anticipa eventi che hanno avuto un riscontro nella realtà, non molto diversamente da come fece l'opera di Joe Dante "La Seconda Guerra Civile Americana". Tanto approfondita è la conoscenza della società statunitense, quanto maggiore la possibilità di cogliere, fin nelle sfumature, la portata della critica dell'autore, cui rivolgo un unico appunto. Tutto è negativo, in questo racconto; esistono di certo forze positive, pur in un contesto non attreaente, ma Michael Moore non ne dà conto. Un film Interessante ... e (amaramente) divertente, se visto con il giusto spirito.

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