Martin è l'ultimo abitante di Auzal, un piccolo e remoto villaggio tra le montagne. Vive in pace con la natura e scende a valle solo due volte all'anno, all'inizio della primavera e alla fine dell'estate, per le provviste che gli serviranno per il resto dell'anno. Un giorno, però, ha un incontro torrido e fugace con Josexi, la mugnaia, e ciò lo porta presto a riconsiderare seriamente il suo vivere da lupo solitario. Comincerà così a provare nuove sensazioni e sentimenti che una volta emersi non possono più essere repressi.
Martin vive di quello che gli fornisce la natura. Gli altri esseri umani gli servono solo per commerciare la pelle di lupo che riesce a procurarsi. Poi scopre l'esistenza dell'amore, che lo fa essere altro da un uomo mosso dal solo istinto. Tutto questo dovrebbe essere linfa per il film, invece finisce per imprigionarlo in un mutismo esasperante.
Con scrupolosità documentaristica, senza alcun dialogo per i primi diciassette minuti, l'opera prima di Fuentes ci porta nei recessi dell'animo umano con una trama incentrata sulla lotta tra l'uomo e la natura e la dicotomia tra civiltà e barbarie. Ma la decisione di preferire il silenzio al dialogo è rischiosa e finisce per inghiottire il film.
Un'opera sospesa nel tempo e nell'affascinante paesaggio. Un'opera tanto asprigna e cruda quanto liricamente e sinceramente ancorata in un territorio freddo ed inospitale.
Martinón (Mario Casas) è un uomo solitario e scontroso che trascorre le sue giornate a cacciare animali. Ultimo abitante di Auzal, un piccolo e remoto villaggio tra le montagne innevate a nord della Spagna, l’uomo conduce una vita primitiva e il suo unico contatto con altri esseri umani avviene un paio di volte all'anno: all'inizio della primavera e alla fine… leggi tutto
Sotto la pelle del lupo c’è un uomo.
L’ uomo ha ucciso il lupo e sotto la pelle del lupo è diventato lupo.
Eppure era lupo ancora prima di uccidere il lupo.
E sotto la pelle del lupo il lupo che ha ucciso vive dentro di lui. Ma l’uomo non può morire come un lupo.
Il lupo può avere il presentimento della morte ma un lupo… leggi tutto
Sotto la pelle del lupo c’è un uomo.
L’ uomo ha ucciso il lupo e sotto la pelle del lupo è diventato lupo.
Eppure era lupo ancora prima di uccidere il lupo.
E sotto la pelle del lupo il lupo che ha ucciso vive dentro di lui. Ma l’uomo non può morire come un lupo.
Il lupo può avere il presentimento della morte ma un lupo…
Martinón (Mario Casas) è un uomo solitario e scontroso che trascorre le sue giornate a cacciare animali. Ultimo abitante di Auzal, un piccolo e remoto villaggio tra le montagne innevate a nord della Spagna, l’uomo conduce una vita primitiva e il suo unico contatto con altri esseri umani avviene un paio di volte all'anno: all'inizio della primavera e alla fine…
Interessante prima regia per Samu Fuente.
Una parabola asprigna, cruda sospesa nel tempo e nell'affascinante paesaggio.
Con i dialoghi ridotti al minimo è la colona sonora, tessuta dai violini e dagli archi ad accompagnare il protagonista e la sua moglie "acquistata" in una relazione a loro inaccostabile. I loro destini si addentreranno così nell'universo che fu esplorato da…
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Martin vive di quello che gli fornisce la natura. Gli altri esseri umani gli servono solo per commerciare la pelle di lupo che riesce a procurarsi. Poi scopre l'esistenza dell'amore, che lo fa essere altro da un uomo mosso dal solo istinto. Tutto questo dovrebbe essere linfa per il film, invece finisce per imprigionarlo in un mutismo esasperante.
commento di Peppe ComuneCon scrupolosità documentaristica, senza alcun dialogo per i primi diciassette minuti, l'opera prima di Fuentes ci porta nei recessi dell'animo umano con una trama incentrata sulla lotta tra l'uomo e la natura e la dicotomia tra civiltà e barbarie. Ma la decisione di preferire il silenzio al dialogo è rischiosa e finisce per inghiottire il film.
leggi la recensione completa di SCJUn'opera sospesa nel tempo e nell'affascinante paesaggio. Un'opera tanto asprigna e cruda quanto liricamente e sinceramente ancorata in un territorio freddo ed inospitale.
leggi la recensione completa di Lorenz666