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Parlami di te

Regia di Hervé Mimran vedi scheda film

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La recensione su Parlami di te

di obyone
7 stelle

Fabrice Luchini

Parlami di te (2018): Fabrice Luchini

Fabrice Luchini

Parlami di te (2018): Fabrice Luchini

 

Alain Wapler est un homme pressé: una mente brillante che vive del proprio lavoro e che mantiene standard elevati di efficienza e di ordine sia nella propria casa, governata in maniera impeccabile dalla donna di servizio, sia al lavoro dove pretende il massimo impegno e la più devota obbedienza da tecnici, segreteria e autista. La vita di Alain è cadenzata dagli impegni che gli derivano dal proprio ruolo di manager e da quelli conferiti dall'Università dove insegna, a giovani rampanti, autosuggestioni da leader carismatici. La vita è una partita che va vinta. Non ci sono alternative al successo: una lezione impartita con l'arroganza del primo della classe che ha lavorato sodo e vede nella propria carriera un chiaro esempio di successo da emulare. Ciò di cui non ha tenuto conto Messieur Wapler è che tutto può finire in pochi minuti. Un errore, una svista, la sfortuna. Nel giro di poche ore Wapler si ritrova con una mascherina sul viso e le coperte rimboccate da un infermiere eccentrico e simpatico poco incline a considerare la posizione sociale del proprio paziente quando si trova nel suo territorio di competenza. Lo stesso dicasi per Jeanne, l'ortofonista, "la "psicopatica volgare" la definisce Wapler, che non si lascia imbambolare da villa, chauffeur, titolo e conto in banca. La malattia colpisce poveri e ricchi e lascia su tutti gli stessi segni. A Wapler è andata meglio di altri ma la riflessione non basta a farlo decelerare e adottare uno stile di vita più consono alla nuova situazione, non senza fatica.

 

Fabrice Luchini, Leïla Bekhti

Parlami di te (2018): Fabrice Luchini, Leïla Bekhti

 

Dalla Francia arriva l'ennesima versione dell'uomo di successo, del self-made man, che si concentra esclusivamente, o quasi, sul proprio lavoro tralasciando gli affetti e la famiglia, salvo poi redimersi per effetto della malattia. Tra le tante pellicole ricordo "A proposito di Henry" per la regia di Mike Nichols in cui Harrison Ford è uno spietato e ricco avvocato che a seguito di un coma perde la memoria e si ritrova a dover recuperare i rapporti con la famiglia trascurata durante l'esercizio della professione. Una situazione molto simile la vive il medico zelante interpretato da William Hurt in "Un medico, un uomo" diretto da Randa Haines. Questa volta è un cancro a guarire il malato. La malattia infiacchisce il corpo ma cura l'anima atrofizzata dall'assenza di umanità, contatti emotivi, empatia. La saggezza popolare dalle mie parti è concorde, tant'è che recita: (con un pizzico di polemica e velata ironia) "El corpo se frusta, l'anima se giusta". Il modello proposto dal francese Hervé Mimran va a braccetto con la massima veneta e con molto (troppo) cinema americano orientato a rigare le guance e strappare profondi e gratificanti sospiri. Tuttavia, rispetto al modello cinematografico adottato, Mimran di discosta puntando sulla sfrontata leggerezza del campione di incassi "Quasi amici".

 

Fabrice Luchini, Igor Gotesman

Parlami di te (2018): Fabrice Luchini, Igor Gotesman

 

Fabrice Luchini è in grande forma e dimostra di essere un grande del cinema mondiale. Leïla Bekhti funziona ottimamente come spalla, recitando la parte di Bridget Jones, alle prese con un paziente spocchioso ed una vita, la propria, a cui non riesce a dare una direzione precisa. Il film di Mimran non brilla certo di originalità ed è volutamente costruito per toccare certe corde. I dialoghi sconclusionati del protagonista, divertentissimi, stemperano, fortunatamente, le situazioni più melense, rendendo il percorso narrativo più equilibrato anche laddove la sceneggiatura, nella parte finale, pecca in verosimiglianza costringendo lo spettatore ad un necessario esercizio di sospensione dell'incredulità. Verrebbe da chiedersi se la commedia lascerebbe il posto al dramma qualora fosse un povero mortale alle prese con la malattia, senza possibilità di trasferire l'ufficio in casa propria, di rimanere disoccupato per mesi con una famiglia da sostenere. Ma per una volta lasciamo perdere la lotta di classe lasciando scorrere i dialoghi brillanti tra i protagonisti che ci portano, inevitabilmente, dopo 100 piacevoli minuti ai simpaticissimi e imperdibili titoli di coda.

 

Cinema Teatro Santo Spirito - Ferrara

 

Fabrice Luchini, Rebecca Marder

Parlami di te (2018): Fabrice Luchini, Rebecca Marder

Leïla Bekhti, Fabrice Luchini

Parlami di te (2018): Leïla Bekhti, Fabrice Luchini

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