Trama
Alain è un uomo d'affari costantemente pressato, potente e rispettato. Il suo tempo è prezioso e non gli piace perdersi in cose di poco conto. Nella sua vita non c'è nemmeno posto per il divertimento o per la famiglia. Un giorno, però, un malore cambia il suo modo di vivere. Durante la sua permanenza in ospedale, la giovane logopedista Jeanne lo aiuta a prendere coscienza della situazione e a capire che per rimettersi in piedi deve prima di tutto imparare ad avere pazienza e a concedersi del tempo tutto per sé.
Approfondimento
PARLAMI DI TE: RICOMINCIARE DA CAPO, SENZA STRESS
Diretto da Hervé Mimran e sceneggiato dallo stesso con la collaborazione di Hélène Fillières, Parlami di te racconta la storia di Alain, un uomo d'affari rispettato e brillante oratore che è costantemente impegnato in una battaglia contro il tempo per portare a termine i suoi mille obblighi. Nella sua vita, Alain non ha tempo né per il divertimento né per la famiglia.
Un giorno, però, Alain rimane vittima di un ictus, che spezza i suoi tempi, lo costringe al riposo forzato e gli causa disturbi della parola e della memoria. Per la sua riabilitazione si fa affidamento a Jeanne, un giovane logopedista che, a forza di impegno e pazienza, spinge Alain a riprendere in mano la sua vita e a dedicarsi a qualcosa di più profondo del solo lavoro.
Con la direzione della fotografia di Jérôme Alméras, le scenografie di Nicolas de Boiscuillé, i costumi di Emmanuelle Youchnovski e le musiche originali di Balmorhea. Parlami di te trae spunto da un romanzo biografico di Christian Streiff, come ha ricordato lo stesso regista: "Tutto è partito dal desiderio di lavorare con il produttore Matthieu Tarot. Ci vedevamo regolarmente per scambiarci qualche idea o spunto di riflessione. Un giorno, nel suo ufficio, parlammo di un articolo apparso su Le Monde: era il 7 febbraio del 2013 e ci colpì la storia di Christian Streiff, un pezzo grosso che nel 2008 dopo un ictus aveva nascosto per mesi la sua malattia prima di essere licenziato nel giro di due ore.
Era l'inizio perfetto per la nostra storia: decidemmo di conoscere Christian e di convincerlo a raccontarci come siano andate realmente le cose per trarne una eventuale sceneggiatura. Abbiamo visto Sneiff diverse volte e lo abbiamo convinto del fatto che ci saremmo solo ispirati alla sua vicenda, senza entrare troppo nella sua privacy. In tal modo, per diversi pomeriggi abbiamo parlato della sua malattia, del mondo degli affari, del suo desiderio di voler essere un attore e degli obblighi a cui invece lo hanno sottoposto a vent'anni i genitori. Ne è emersa tutta la sua umanità: è un potente che da un giorno all'altro non ha avuto più niente tra le mani ma non si è vergognato di mostrare una fragilità inattesa, che ha rivelato ogni suo timore.
Ed è sulla ricostruzione che ho voluto centrare poi il mio film: un ictus non ti condiziona solo la personalità ma riscrive il quotidiano. Si è costretti a ricominciare tutto da capo, a guardarsi intorno e a ripartire da zero. Nelle nostre frenetiche corse al successo, al denaro e al potere, dimentichiamo ciò che siamo e quello che realmente vogliamo".
Il cast
A dirigere Parlami di te è Hervé Mimran, regista e sceneggiatore francese. Mimran ha cominciato la sua carriera realizzando un cortometraggio nel 1992 e muovendo i primi passi come assistente di regia in televisione per i documentari di Le grand journal de Canal+. Nel 2006, sul set di Troppo Bella!, ha fatto la… Vedi tutto
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Commenti (9) vedi tutti
Un gioiello del cinema francese. Zero effetti speciali, tanto cuore. Eccellenti dialoghi. Geniali titoli di coda.
leggi la recensione completa di DaniloDarafilm garbato e godibile anche se verso la fine diventa un po' poco credibile (belle le musiche)
commento di Artemisia1593Uno di quei film delicati e gentili che lasciano un senso di leggerezza.
commento di corradopFilm Francese aasai moscio e basta.voto.1.
commento di chribio1La sceneggiatura è abbastanza ridicola quando non cade nel patetico.
commento di gruvierazPiacevole film,che alterna momenti drammatici a risvolti leggeri, con un finale "commovente"
leggi la recensione completa di Furetto60Delusione con noia
leggi la recensione completa di siro17Rinascita fisica e morale di un manager ‘moderno’. Fabrice Luchini bravissimo, diverte e nobilità una pellicola con un soggetto decisamente esile.
leggi la recensione completa di starbookfilm grazioso, gentile, che lascia di buonumore. Grande Luchini.
commento di garance