Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Il sesto capitolo della saga funziona, specularmente ai suoi predecessori, come somma quantitativa e qualitativa delle sequenze action che lo compongono, al netto dello scorrevole e ben congegnato spy plot che le unisce. Un inseguimento stradale lunghissimo (Tom Cruise in contromano attorno all’Arco di Trionfo è sublime follia adrenalinica), l’irresistibile scazzottata nel bagno della discoteca, l’inseguimento sui tetti (costato all’attore un’ormai “celebre” frattura al ginocchio) e tutta la parte finale sono momenti che fanno la gloria della saga.
Certo bisogna arrendersi all’evidenza: Fallout è meno ispirato del formidabile capitolo quinto e inizia a mostrare segni di pericolosa ripetitività. All’interno di una saga che fa della reiterazione il proprio credo, questo numero sei rischia a più riprese una qual certa scarsità innovativa nel ripetersi e reinventarsi.
Resta comunque un buon film, non tra i migliori capitoli della serie ma emozionante e adrenalinico quanto basta, sicuramente al di sopra della media di un genere del quale è felice compendio, tra continui cambi di set, identità, ruoli e situazioni al limite.
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