Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Ethan Hunt a caccia di testate nucleari.
Mcquarrie si mette nuovamente al servizio dell'attore/produttore Cruise, per dirige questo nuovo episodio della oramai ventennale saga; omaggia Ronin (nell'inseguimento fra le strade di Parigi) e Cliffangher ( nel finale con gli elicotteri), e fra inganni, doppie identità e depistaggi ci ricorda come si faceva un certo cinema spionistico dei primi anni 90.
La verità è che MI6 per la prima ora è un film nella media della saga, forse anche un pelo sotto (da paura però il combattimento nel bagno, migliore perfino di quello visto in Casino Royale), poi si sale sugli elicotteri e tutto cambia: il lungo inseguimento nell'etere che da solo vale il prezzo del biglietto è davvero incredibile e coreografato da Mcquarrie come se fosse l'ultima cosa da fare prima di morire ( 4 cineprese in alta definizione all'interno dell'abitacolo). Riprese mozzafiato, vorticosi angoli e prospettive in soggettiva fantastiche ne descrivono una traiettoria difficilmente eguagliabile nell'action moderno. E cosi in un baleno, grazie ad un montaggio scalmanato su tre piani narrativi, si arriva alla scostumata resa dei conti, fra gli impassibili fiordi norvegesi.
Sesta puntata di una saga nata in sordina, capace però di conquistare estimatori episodio dopo episodio un po dappertutto, solito cast con alcuni ritorni graditi: lo spettatore potrà sentirsi a casa.
Cruise si consegna al giudizio del popolo rischiando la pellaccia in ogni singolo stunt , cosa che suona come una generosa e appassionata dichiarazione d'intenti verso il proprio lavoro. Non solo l'attore è oramai un patrimonio del cinema action mondiale ma è anche il solo vero supereroe di Hollywood. Green screen ? No grazie!
Questo spettacolo action che fa sobbalzare dalla poltrona con tanta facilità può definirsi cinema? Assolutamente si.
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