Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Bum, Crash, Aaagh, il cinema futurista di Tom Cruise ti prende alla gola fino alla fine
Il futurista Tom Cruise ha colpito ancora! Bum!Crash!Aaggh! Il suo splendido superfumetto ci fa sentire vivi. Penso che lui si senta vivo quando sente,segue,accoglie,cura,addolora il suo corpo e noi con lui. Il corpo in movimento è piacere, chiedetelo alle immagini di Leni Riefensthal se depurate dal pattume nazista, chiedetelo alle endorfine che produce l'intensa attività fisica. Il dolore fisico fa sentire vivi, chiedetelo al contabile Ben Affleck, certo meglio un abbraccio ma per un neonato abbandonato la peggiore condizione è la deprivazione sensoriale che può essere mortale. Ci identifichiamo ,invidiamo il protagonista per le sue sensazioni, ma senza che il personaggio derida gli spettatori perchè nel film e nella realtà sappiamo che Cruise ha dei passaggi a vuoto. Il film è il trionfo del narcisismo del protagonista ma è un narcisismo inclusivo che accoglie amici e nemici e persino il pubblico.Il film è al servizio di Tom, la regia sa accompagnarlo con il giusto ritmo e montaggio, il soggetto sa assecondarlo con una trama improbabile ma indispensabile con complotti che non sfociano nella paranoia. I personaggi intorno completano il giusto mosaico narrativo,psicologico ,affettivo. Perchè il pensiero è importante ma anche l'Azione! Azione! e ancora Azione! a ritmo frenetico che ti fa arrivare alla fine del film senza fiato. Cinema lineare, cinema popolare ma Grande Cinema.
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