Regia di Christopher McQuarrie vedi scheda film
Cast perfetto, azione esagerata, ritmo elevatissimo. Ma il centro è l'amore! 7 SENTIMENTALE
Avanti con McQuarrie! La corazzata 'cruisiana' Mission: Impossible sembra aver preso una direzione accattivante e degna del genere. Così se l'azione non si discute (e con lei anche l'inverosimiglianza...) è l'alchimia dei personaggi a riempire i punti morti di questo format, colpendo nel segno con un sentimentalismo sempre più enfatizzato e una curiosità sul proseguo della saga stimolante. Certo Solomon Lane è un gran villain, però troppo simile al Blofeld di 007... Ma tutto non è solo al servizio dei fan (come può esserlo il già citato Bond di Craig) ma è godibile sia dal punto di vista orizzontale che da quello verticale della narrazione, evidenziando una maturità della serie in linea con i grandi blockbusters contemporanei. E come in Rogue Nation lo sguardo magnetico di Ilsa/Ferguson filtrato dal casco da moto rimane oltre alle sequenze mirabolanti il centro di tutta la vicenda. Come farà Ethan (e noi) a resisterle, lei è la sua Turandot (come suggerito nell'episodio 5), lei è stata la grande svolta di sceneggiatura e in lei c'è molto del futuro del brand.
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