Regia di Tsai Ming-liang vedi scheda film
Terzo lungometraggio del taiwanese (ma nato in Malaysia) Tsai Ming-Liang, premiato con l'Orso d'Argento al Festival di Berlino: un'opera rigorosa e suggestiva che esplora con occhio algido e sconvolgente realismo, attraverso una vicenda di disperate incomprensioni familiari e profonde solitudini, il degrado esistenziale di una società in disfacimento. Con dialoghi scarni e silenzi assordanti, inquadrature fisse, ritmo ipnotico, simbologie e metafore ed una messinscena accurata di intensa efficacia espressiva. Magnifica fotografia di Liao Pen-Jung.
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