Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
un thriller assai pepato donatoci dal vecchio Clint e che non racconta solo la vicenda di un ladro che vede un omicidio da parte di una persona importante(LA persona importante per eccellenza,il presidente degli Stati Uniti).Il suo è un discorso piu'generale contro il potere del titolo,perche'ricoprire un certo ruolo,fondamentale per gli Usa è come porsi al vertice di una piramide alimentare che ben descrive un ecosistema,il predatore mangia sempre la preda,è questione di sopravvivenza....E qui la preda finisce per ribellarsi all'ecosistema,risponde a una moralita'ben precisa,a un codice etico a cui altri non si richiamano.Sotto le cadenze del thriller c'è un preciso discorso di denuncia contro i cosiddetti poteri forti,a favore della legalita',perche'la legge dovrebbe essere uguale per tutti e invece purtroppo non è cosi'.Esemplare in questo senso il personaggio dell'agente interpretato dalla mascella squadrata di Scott Glenn:l'agente non capisce ma si adegua,è quello il suo ruolo e la sua missione....ma non puo'reggere a lungo...
mascella squadrata,capello da marine,una missione a cui adeguarsi,bravo come al solito
nel ruolo della figlia di Eastwood se la cava egregiamente
personaggio alla Arsenio Lupin,recitazione sfumata
il ruolo da presidente ben gli si adatta....
dirige un thriller piu'sofisticaato di quello che sembra
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta