Regia di Jerry Zaks vedi scheda film
Un grumo di fragilità impersonate da un cast di lusso che si esprime al meglio in un duello all'ultimo sguardo, all'ultima intensa battuta, sul "palco" cinematografico in cui la tigre Streep si fa tenere testa, brillantemente, dalla pantera Keaton ed entrambe si lasciano domare da un DiCaprio intenso e malinconico tanto da farci capire che il suo talento innato scorreva nelle sue vene già molti anni prima che il Maestro Scorsese riuscisse a tirarlo fuori.
Breve ma intenso il cameo di De Niro, sempre nel posto giusto al momento giusto, che va ad unirsi al trio sopra citato creando un quartetto che oggi sfido qualsiasi altro regista a ricreare, (immaginate un po' cosa ne verrebbe fuori!) nelle vesti di un medico "angelo custode" che, con accortenza e intensa leggerezza, muove i fili della vita come un burattinaio con il suo pinocchio di legno che sbugiarda il destino.
Quindi tanto di cappello a Jerry Zacks che è riuscito a mettere in scena un dramma sentimental esistenziale gestendo un cast di attori da Oscar senza mai apparire fuori luogo o estremo ma semplicemente umano.
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