Sono passati quattordici anni e Aurora Greenway non è affatto cambiata. Dopo la morte di sua figlia Emma, la donna ha cercato di crescere i nipoti con quel suo modo di fare amorevole, anche se un po' soffocante. Ora che i ragazzi sono cresciuti, non vedono l'ora di liberarsi dalla loro dittatrice. Seguito quattordici anni dopo "Voglia di tenerezza", non bastano più la bravura della MacLaine e il coraggio con cui si traveste da vedova texana (tra riccioli, volant e colori assurdi), l'attesa "comparsata" dell'ex fidanzato Jack Nicholson e la presenza quieta di Ben Johnson (gloria di Ford e Peckinpah, morto nel 1996). Il film, diretto dallo scrittore di "Fiori d'acciaio" e "Il club delle prime mogli", solo alla fine si decide a premere il pedale della commozione spudorata. Ma ormai l'occasione è svanita.
VOTO : 6.
Pellicola molto diligente che segue senza particolari guizzi un copione collaudato, cercando, senza grande successo, l’appeal del suo predecessore, ovvero un must (almeno per qualcuno) come “Voglia di tenerezza”.
Detto questo, abbiamo già detto quasi tutto.
Il film è godibile, senza dubbio, ma manca quel quid di interesse, che ci deve per forza… leggi tutto
Se Voglia di tenerezza era un soap-melò, il seguito è invece scritto e girato con ritmo, spirito e cinismo alla vecchia maniera. é un piacevole "andante con brio" che si arrende, negli ultimi 20', alla lacrimuccia, istigata dalla ricomparsa (5' di orologio) dell'amico astronauta, il lapidario nonno Jack Nicholson. leggi tutto
VOTO : 6.
Pellicola molto diligente che segue senza particolari guizzi un copione collaudato, cercando, senza grande successo, l’appeal del suo predecessore, ovvero un must (almeno per qualcuno) come “Voglia di tenerezza”.
Detto questo, abbiamo già detto quasi tutto.
Il film è godibile, senza dubbio, ma manca quel quid di interesse, che ci deve per forza…
Sarebbe impossibile tracciare ogni esemplare performance femminile che ha mancato l'Oscar...a memoria personale...sette ruoli magnifici, sette occasioni da Oscar purtroppo mancate.
Se Voglia di tenerezza era un soap-melò, il seguito è invece scritto e girato con ritmo, spirito e cinismo alla vecchia maniera. é un piacevole "andante con brio" che si arrende, negli ultimi 20', alla lacrimuccia, istigata dalla ricomparsa (5' di orologio) dell'amico astronauta, il lapidario nonno Jack Nicholson.
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