Regia di Luciano Lucignani, Vittorio Gassman, Adolfo Celi vedi scheda film
Se è apprezzabile lo sforzo degli autori di mettersi in discussione e di ripensare il proprio ruolo di uomini di spettacolo e di intellettuali, comprese anche le proprie scelte di vita (la più clamorosa quella di Adolfo Celi di restare per quindici anni a vivere e lavorare in Brasile), non lo è altrettanto la resa spettacolare ed ideologica, che si perde tra troppe elucubrazioni, al limite del masturbatorio, e qualche fellinismo senza Fellini, che non può essere riuscito come lo sarebbe stato l'originale. Resta, comunque, qualche riuscito momento tipicamente gassmaniano, come le invettive contro la contessa siciliana e la moglie di Celi, nonché le eccessive premure dell'anziana madre del Mattatore.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta