Regia di Henry King vedi scheda film
King va avanti con un attore come Peck per portare le sue storie che riuscivano a prendere una vasta fascia di pubblico, rifacendosi a canoni anche molto datati, ma che all’epoca erano molto funzionali. Il ruolo dell’attore naturalmente è la chiave di tutta la storia, che inizia con questo personaggio dedito al dovere disconoscendo ogni forma sentimentale che la vita in via naturale ci porta nel nostro coinvolgimento quotidiano. I sentimenti sono al di fuori del dovere, l’attuazione di questo naturalmente si scontro con realtà ed il fattore umano, e volta per volta il carattere del generale riesce a piegarsi a situazione che vissute in maniera reale, lo cambiano. Il gioco della storia in effetti consiste in questo, anche se il classicismo del regista non dà molti fremiti all’azione del film, se non nelle riprese aeree che nella seconda parte riescono a prendere la nostra attenzione, e il regista, specialista del tema riesce a creare la tensione giusta, gode inoltre di un’ottima sceneggiatura di genere. Il film di recente è stato considerato fra i film culturalmente e storicamente fra il cinema da conservare
una storia che punta sul valore psicologico e spettacolare
un argomento a lui congeniale
un duro che poi si ammorbidisce, ruolo congeniale
ottimo e vinse anche l'Oscar
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