Regia di Henry King vedi scheda film
Stupefacente e originale film, il cui centro tematico non è tanto quello degli ultimi bombardamenti aerei sulla capitolante Germania, quanto quello della coscienza di un generale che viene messa a dura prova da eventi limite, come pure le reazioni psicologiche degli individui in situazioni estreme. E' un film di guerra, non antimilitarista in senso stretto, ma pure spoglio di qualsiasi retorica militaresca, che anzi mostra la vita durissima dei soldati, sottoposti a uno stress fisico e morale che quasi li schiaccia. Non è un film d'azione, che cerca di gratificare lo spettatore con una facile spettacolarità (come si farebbe oggi), ma punta molto sui dialoghi e sulla definizione dei problemi e delle situazioni, e naturalmente dei personaggi. Tuttavia l'ultima parte del film ci offre delle impressionanti scene di battaglia aerea reali, girate dal vivo durante i bombardamenti veri. Gregory Peck dà un'interpretazione perfetta e rende bene un personaggio complesso, che compie nel corso del film un percorso morale che lo porterà dove non avrebbe mai pensato. Ora non sono più capaci di far vedere al cinema i conflitti interiori dell'individuo, e i mille modi in cui esso tenta d'ingannare se stesso e gli altri. Qui invece ci riuscivano perfettamente. Memorabile la scena in cui Peck tenta di salire sul velivolo ma rimane bloccato da un crollo nervoso che esplode improvviso a causa dell'ostinazione con la quale aveva nascosto e represso i suoi veri sentimenti. Una curiosità: la prima donna del film si vede 1 ora e 31 minuti (saranno alcune, e spariranno subito dopo). Penso si possa parlare di capolavoro.
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